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"Ballare e sballarsi", Lady Tabata a Tropea per sensibilizzare i giovani

Lady Tabata

«È finita la trasgressione, il massimo della trasgressione è non trasgredire». Così esordisce Barbara Delmastro Meoni, in arte Lady Tabata, ex top model di fama internazionale che ha lavorato con i più grandi stilisti del mondo, presente per anni sulle riviste di Playboy e, ora, direttrice artistica, docente e – come ama sottolineare lei – soprattutto madre.

Invitata venerdì a Tropea dal presidente di Confcommercio Servizi Domenico De Lorenzo, con la collaborazione dell’amministrazione comunale della perla del Tirreno, nella cornice della proloco e di Piazza Ercole, centro di uno dei paesi che sono simbolo dello svago e del divertimento, Lady Tabata parla ad un pubblico incuriosito del suo impegno per sensibilizzare i giovani sulla differenza fra “ballare” e “sballarsi”, e dell’ultimo frutto di questo impegno, il libro autobiografico “La regina della notte”, nel quale spiega il percorso umano e professionale che l’ha portata a dedicare la seconda parte della sua vita a insegnare educazione civica ai ragazzi e a battersi contro la violenza sulle donne.

«Il paradosso di quest’epoca è vedere dei ragazzi che si buttano da un balcone per fare un tuffo in piscina per il gusto di contravvenire a qualcosa e chiedersi “oltre questo, dove possiamo arrivare?”. È il momento migliore per far riscoprire quanto sia chic e trendy divertirsi in maniera consapevole, riscoprire il divertimento puro e sano».

Barbara va nelle scuole a portare avanti la sua mission e, davanti ai consiglieri comunali della città, che assistono alla presentazione del libro, sottolinea qual è il metodo che una donna come lei, ex modella che ha vissuto al massimo il lusso la bellezza, la fatica, dovendo mantenere sempre umiltà, si sente in dovere di usare: «l’ho imparato prima di tutto educando mio figlio: non posso andare a scuola con i trattati di psicologia e con le relazioni dei medici legali per far vedere cosa succede dopo un coma etilico, nel mio ruolo non sarei ascoltata. Lo stile della “predica” non funziona se lo scopo è ottenere l’attenzione, perciò cerco di comunicare temi delicati con il linguaggio di chi vive esperienze come l’uso di droga, l’abuso di alcool, il balconing, aiutandomi con un fumetto dove è rappresentato il mio alter ego».

Nel paese turistico dove spesso ci si lamenta della mancanza di strutture di divertimento alternative dove scatenare una movida più vicina al modello turistico delle città del nord, Lady Tabata riflette sulla “notte” come momento fondamentale dell’esistenza quotidiana. Momento di libertà, «nel quale ci si spoglia dalle etichette professionali del giorno, dell’identità chi si assume nel corso dei doveri e si vive un benessere che cerca di essere soltanto fine a se stesso».

Una ricerca di benessere e bellezza che, però, nella divulgazione dell’autrice, può evitare gli effetti distruttivi solo ricordando di provenire non tanto da necessità esteriori ma interiori. «Essendo stata sempre una donna vanitosa, ho dovuto affrontare un brusco risveglio quando la mia vita è cambiata a causa di un incidente in cui mi sono rotta il seno mascellare destro; dopo anni di convalescenza mi sono resa conto che tutto il sacrificio che mettevo nel mio lavoro lo avrei potuto dirottare nell’insegnamento e nella sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, fisica e psicologica». Una responsabilità che ha permesso a Lady Tabata di riformulare il senso di “bellezza” e “umiliazione” della donna in modo molto più esteso.

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