Identificare nuove e più efficaci strategie di diagnosi precoce del cancro e potenziare gli end-points della medicina rigenerativa. Questo l'obiettivo di alto profilo che ha animato il workshop sugli approcci nanotecnologici avanzati alla medicina traslazionale organizzato dall'Università Magna Graecia (Umg) di Catanzaro, BionemL@b, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, in collaborazione con il Politecnico di Torino e la Fondazione Bruno Kessler, al fine di favorire ed incrementare le collaborazioni scientifiche, combinando avanzati approcci nanotecnologici e protocolli di medicina traslazionali.
Il comitato scientifico del workshop composto dai professori Patrizio Candeloro, Matteo Cocuzza, Giovanni Cuda, Enzo Di Fabrizio, Natalia Malara, Cecilia Perdezzoli, Fabrizio Pirri, Giuseppe Viglietto, con gli altri ospiti ha visitato a margine del workshop, presente anche il professor Alberto Cafarelli, ilMuseo Archeologico di Reggio Calabria e Scilla.
Il breve soggiorno è stato foriero di nuove collaborazioni che gli studiosi si augurano proficue nel trovare le soluzioni ai problemi di forte impatto sulla salute umana, ma anche nel dare un esempio tangibile di come lo studio, la volontà e le collaborazioni sono da sempre i principi da cui partire per trovare le soluzioni più giuste.
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