La Serva di Dio Natuzza Evolo - di cui il primo novembre ricorre il decimo anniversario della a morte - continua ad essere viva e presente nel cuore di centinaia di migliaia di persone molti dei quali hanno avuto modo di conoscerla direttamente e di avere trovato grazie a lei la forza per superare i tanti momenti difficili della vita. Le testimonianze in questa direzione senso sono migliaia, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola. Così come sono numerose le persone che asseriscono di essere guarite grazie alla sua intercessione e di cui prossimamente sarà chiamato a farsi carico per verificarne l'attendibilità il tribunale diocesano insediato il sei aprile scorso e composto dal giudice delegato don Francesco Vardè che rappresenta il presule, dal promotore di giustizia monsignor Saverio Di Bella, dal notaio don Francesco Sicari e dal notaio aggiunto Francesco Reda.