La storia di Silvia Tassone, una bambina di Soverato morta a soli undici anni per un sarcoma osseo, è stata scritta da mamma Elena e da papà Vito e pubblicata in un libro dal titolo: “È nata una luce di nome Silvia”. Una storia drammatica e commuovente che diventa una storia di fede, di conforto e di speranza. Una testimonianza forte che non ha bisogno di presentazioni. Piangere un figlio è innaturale, procura un dolore indescrivibile, ma in questa vicenda è la stessa Silvia che ha indicato la strada di salvezza ai suoi familiari, in quanto si è voluta donare a Gesù, ha offerto a Lui tutte le sue sofferenze. Paradossalmente era la piccola che incoraggiava i familiari, perché lei era in compagnia del suo amico Gesù, così aveva detto al padre e alla madre. In effetti anche il suo aspetto ricordava la dolcezza degli angeli. L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.