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Natuzza Evolo, i miracoli e la bilocazione attraverso i racconti dei fedeli

Tante storie di grazie ricevute e di guarigioni inspiegabili grazie all’intercessione della Serva di Dio Natuzza Evolo. Le testimonianze in questa direzione sono tantissime. Provengono da ogni angolo d’ Italia e non solo. Alcune sono state  affidate dai diretti protagonisti  alle autorità ecclesiastiche.

Altri preferiscono conservarle nel loro cuore. Altri ancora si limitano a raccontarle ai parenti e agli amici più stretti. Ma nella Villa della Gioia percorrendo il Viale della Salvezza che porta alla grande chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, che da tre anni aspetta di essere aperta al culto,  può anche capitare che  qualcuno dei tanti pellegrini che ha  avuto modo di vivere “la sua esperienza straordinaria” decida di raccontare la sua vicenda  a  qualcuno dei fedeli in preghiera.

Come il militare in pensione, in preda al dubbio sul suo operato, che Mamma Natuzza ha saputo confortare in un momento particolarmente difficile della sua vita o come l’anziana signora che si dice certa che la guarigione della più piccole delle sue figlie è stata opera dell’intercessione alla Vergine Maria da parte della mistica di Paravati apparsa in bilocazione nella sua casa una mattina di un mese di agosto di tanti anni fa.

Oquella ancora di un uomo con il rosario tra le mani venuto a ringraziare la Madonna e per pregare davanti alla tomba della mistica per essere guarito diversi anni fa da una grave malattia, “dopo le parole di conforto che ho  ricevuto proprio da Mamma Natuzza che è apparsa all’improvviso di buon mattino accanto al mio  lettino d’ospedale durante   il  periodo della mia travagliata degenza”. Storie di presunti miracoli, alcuni strettamente legati al fenomeno della bilocazione, ma in ogni caso eventi positivi e straordinari che hanno cambiato grazie alla forza dirompente della fede la vita di tantissime persone in cerca di ristoro.

Dai tanti racconti si ricava che alcune volte Fortunata Evolo appariva con le sue sembianze fisiche, compreso il suo sorriso forte e chiaro, mentre in altre circostanze compariva in sogno oppure faceva sentire di essere presente in un determinato ambiente attraverso rumori, profumi o addirittura con le macchie di sangue lasciate dalle sue emografie, oppure attraverso un piccolo nodo alla coroncina del Rosario.

Fenomeni sui quali si registrano migliaia di testimonianze. La bilocazione, come la stessa Natuzza ebbe modo di raccontare in più di un’occasione ai suoi padri spirituali, non avveniva quasi mai di sua spontanea volontà.

“Mi si presentano – diceva la mistica – dei defunti o degli angeli e mi accompagnano nei luoghi dove è necessaria la mia presenza. Vedo perfettamente i luoghi dove vado, posso parlare, essere udita, posso compiere delle azioni come aprire o chiudere le porte. Rimango sul posto il tempo necessario. Io sono cosciente che il mio corpo è a Paravati, ma è come se avessi un altro corpo. Alcune volte sono stata capace di trasportare alcuni oggetti dal posto visitato in bilocazione alla mia casa. Qualche volta mi è capitata una bilocazione doppia, nel senso che vedevo due posti contemporaneamente ed ero vista in più luoghi diversi”.  E’ davvero grande il mistero che circonda le colline di Paravati.

 

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