Ha festeggiato 100 anni nonno Giambattista Bruno, meglio noto come “u Zzu Titta”. Una vita di lavoro, di sacrifici a volte di sofferenze, ma anche di tante gioie quella vissuta dal più anziano abitante di Isola Capo Rizzuto che è residente da sempre nella frazione di Le Castella. Tra le tante è stato anche prigioniero di guerra nell’Unione Sovietica di Stalin durante il secondo conflitto mondiale, e poi rimpatriato in Italia a fine guerra. Il sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, accompagnato dall’assessore Maria Pangallo, dal consigliere Andrea Liò e dal neo comandante della Polizia Locale Giuseppe Pirrò, ieri mattina ha voluto far visita a Giambattista recandosi nella chiesetta di Le Castella dove il parroco, don Francesco, ha svolto una celebrazione religiosa in onore di questo straordinario traguardo. Dopo i saluti il primo cittadino ha omaggiato “u Zzu Titta” con una targa ricordo con su scritto: «Per aver raggiunto l’eccezionale traguardo di 100 anni di vita ed essere ancora oggi il più longevo filo conduttore che ci lega alla storia del nostro territorio». E poi un proverbio africano: «Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma è l’anziano che conosce la strada».
Isola Capo Rizzuto festeggia i 100 anni di nonno Giambattista
“U Zzu Titta” è stato anche prigioniero di guerra nell’Unione Sovietica di Stalin durante il secondo conflitto mondiale e poi rimpatriato in Italia
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