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Economia circolare, sostenibilità e innovazione all’Ipsia "Ferraris" di Catanzaro

Ricercatori CNR e Tecnopolo di Bologna assemblano con gli allievi una centralina di monitoraggio della CO2 indoor

Economia circolare e green economy, sostenibilità, educazione alle nuove tecnologie e tutela dell’ambiente. Questi sono solo alcuni dei temi trattati dagli studenti dell’Ipsia "G. Ferraris" di Catanzaro nell’ambito del percorso formativo CO₂ Lab. Il progetto, proposto dal consorzio Proambiente del Tecnopolo CNR di Bologna in collaborazione con il l’istituto per la Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMM), è stato subito accolto positivamente dal dirigente scolastico Elisabetta Zaccone, che ha messo a disposizione aule e laboratori, e della prof. Alessandra Sia, referente del progetto.

Il progetto CO₂ Lab, nelle sue linee generali, consiste nella costruzione di una centralina di monitoraggio della CO₂ (anidride carbonica) portatile. La centralina COOL è costituta da un single board computer collegato a un sensore e, in un’ottica di economia circolare, da un vecchio smartphone utlizzato come display. E proprio dalla ricerca di vecchi smartphone è partito il percorso proposto agli studenti dell’Ipsia. Dopo una presentazione data dal dott. Stefano Zampolli (CNR-IMM Bologna) che ha spiegato il metodo di misura e il significato della concentrazione di CO₂ in un ambiente chiuso come indicatore della salubrità dello stesso, si è passati all’attività “maker”, la costruzione pratica di una mini-stazione per la misura in tempo reale della CO₂. Gli allievi, sapientemente guidati dalla dott.ssa Mariaconcetta Canino (CNR-IMM Bologna) e dal dott. Francesco Suriano (Proambiente), nel rispetto delle distanze di sicurezza imposte dalla pandemia, hanno assemblato la centralina di monitoraggio e misurato, usando come display vecchi cellulari, la concentrazione di CO2 negli spazi dell’Istituto
Una volta costruita e collaudata, la centralina Cool è stata messa in funzione proprio all’interno degli ambienti occupati dagli studenti, effettuando diversi test e misurazioni in circostanze diverse: numero di studenti all’interno della stanza, distanza dalle finestre, e distanza dagli allievi.

Il progetto, di grande e vivo interesse, ha coinvolto tutti gli allievi della classe 5C e due allievi della classe 3B della sede Ferraris.

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