Niente bagno di folla ieri nella Villa della Gioia nel giorno della Festa della Mamma. La pandemia – oltre al tradizionale raduno di preghiera, in onore della Vergine Maria e della Serva di Dio Natuzza Evolo – ha anche impedito lo svolgimento, essendo tra l’altro Paravati da diversi giorni “zona rossa”, qualsiasi tipo di evento, tant’è che per precauzione da giorni i cancelli del luogo di preghiera, le cui strutture ospitano anche un centro di riposo per anziani, sono sbarrati.
Uno stop forzato ma necessario, in attesa della ripresa di ogni attività, che tra qualche mese dovrebbe, finalmente, portare sia al ritorno dei fedeli che all’apertura al culto della chiesa dedicata al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime”. Tutto ciò anche alla luce, dopo oltre tre anni di contrapposizioni, della fine delle ostilità tra l’ente morale di Paravati e la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, grazie all’opera di mediazione svolta dal Vaticano. Una pace ritrovata, accolta dai figli spirituali della mistica con gioia, che nei mesi scorsi ha portato come primo atto fondamentale all’ approvazione del nuovo statuto della fondazione e all’intesa (di cui si attendono solo le e firme delle parti) sul disciplinare per la gestione del santuario mariano.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia