Tra 39 giorni il penitenziario “Ugo Caridi” del capoluogo di regione taglierà il traguardo del primo detenuto laureato in Sociologia. Lui è Salvatore Curatolo, un condannato per mafia che si laureerà il 20 luglio proprio in carcere. Lo farà in presenza al contrario di tutti gli altri corsisti che oggi discuteranno le loro tesi da remoto. Lo impongono ancora le regole dettate dalla necessità di contenere il contagio da Covid-19, ma le norme che in carcere sono ancor più rigide dettano percorsi specifici per i detenuti.
Quello di Curatolo è d’altronde un caso più unico che raro perché la condanna che gli è stata inflitta e di quelle che non prevedono una ripartenza fuori dalle sbarre.
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