Il caldo asfissiante spinge sul litorale vibonese una massa di vacanzieri senza precedenti. Dalla foce del Mesima alla foce dell’Angitola, da Nicotera sino a Pizzo, nonostante non manchi qualche temporanea linea di “fioritura algale” , non c’è spiaggia che basti, non c’è spazio in grado di contenere persone e veicoli, non c’è albergo che abbia un posto letto libero. È stato un Ferragosto con cifre alte, inaspettate, non facili da gestire. I poco più di 50 chilometri di costa sono stati presi d’assalto dai villeggianti. Le strutture ricettive hanno lavorato e continuano a lavorare col tutto esaurito. Per trovare ospitalità, sono sempre più numerosi quelli che si spingono verso le zone interne, ma non sempre la fortuna aiuta. Sarà così sino a fine mese, ma anche settembre e parte di ottobre sembrano periodi destinati a regalare soddisfazioni. Fronteggiare l’esercito dei turisti non è facile. L’arenile di Nicotera, lungo quasi 4 chilometri, in questi giorni è una teoria ininterrotta di ombrelloni. Giorno di Ferragosto trovare un parcheggio era, praticamente, impossibile. La stessa pineta è stata invasa in lungo e in largo da veicoli e persone in cerca di ombra. Grandi difficoltà anche per assicurare un minimo di scorrevolezza del traffico. Naturalmente, ristoranti pieni e lunghe file in pizzerie e negozi alimentari. A vigilare sulla sicurezza del litorale Carabinieri, Polizia municipale, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, mentre in mare non è mancata la presenza dei natanti della Guardia costiera.
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