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Da Pizzo a Tropea record di presenze e tante falle nei servizi

Strutture alberghiere e villaggi pieni ma vita difficile su spiagge e piazze per molti turisti

Non accadeva da anni. Il tutto esaurito lungo la costa Vibonese, come in tante altre località turistiche della Calabria, rappresenta un elemento estremamente positivo che per certi aspetti si contrapporre alle paure ed ai disastri economici provocati dalla pandemia. Da Pizzo a Tropea, passando per località turistiche come Briatico, Zambrone e Parghelia, l’esercito di turisti e vacanzieri ha letteralmente invaso l’intera costa. Posti incantevoli che hanno calamitato l’attenzione di quanti hanno deciso di scegliere questa parte della Calabria per trascorrere le loro vacanze. I villaggi hanno registrato il pienone già fin dal mese di luglio, le strutture alberghiere non sono state di meno ed i piccoli i paesi spopolati ormai da anni sono tornati a vivere riaccendendo la fiammella della speranza. Come se la pandemia avesse voluto “ripagare” queste terra dei morti e dei danni provocati dal Covid. Tropea, Pizzo, Briatico, Zambrone, Parghelia senza dimenticare Nicotera hanno fatto il pieno. Afa e disagi in parte sono stati anche ripagati dai posti incantevoli che la costa vibonese offre. Rimane il rammarico di sempre, purtroppo, non avere avuto il mare limpido e cristallino che i turisti si aspettavano; rimane l’angoscia di non essere riusciti a presentare una viabilità accettabile, ma caratterizzata solo da strade dissestate, pericolose, costeggiate da arbusti; nella maggior parte dei casi senza segnaletica, e guard rail abbattuti.

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