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È morta Maria Esposito, la storica cappellaia di Catanzaro

La commerciante Maria Esposito di Catanzaro

Il suo negozio era uno dei più storici della città. Anche la merce ricordava i tempi che furono perché vendeva cappelli. Di tutti i tipi e per tutte le età. Un prodotto però che nel tempo è passato di moda. Ma lei era sempre lì, nel suo negozio. È morta a 89 anni la commerciante Maria Esposito, molto nota in città perché, nonostante l'età e gli acciacchi di stagione, non demordeva nella sua attività. La signora Esposito, negli ultimi tempi, aveva anche avuto delle iniziative singolari per attrarre clienti nel suo esercizio commerciale. Aveva, infatti, allestito una vetrina - museo con i cimeli di famiglia più rari che destavano la curiosità di chi passava su Corso Mazzini. In alcuni casi, diversi erano stati gli acquirenti di quei cimeli più unici che rari. Poi, però, il reintegro del possesso da parte dei proprietari del negozio aveva costretto la signora Esposito ad andare via da quello che era stato per quasi tutta la sua vita un punto di riferimento. Ma la donna non si era mai arresa a questa decisione e aveva intrapreso una controversia giudiziaria per quella che, a suo dire, era stata un'ingiustizia. Poi però il tempo e la cattiva salute avevano fiaccato il suo fisico. Camminava con un bastone e, nella maggior parte delle volte, si muoveva in città con un taxi (anche questa cosa più unica che rara in una città dove ormai questo tipo di trasporto non esiste quasi più). Negli ultimi mesi, purtroppo, non la si vedeva più in giro sino a quando non sono apparsi i manifesti funebri della sua scomparsa. Con lei se ne va anche una parte storica della città, quella che camminava su Corso Mazzini, considerato il salotto buono del capoluogo, per fare una passeggiata e che, in segno di rispetto, salutava levandosi il cappello. Così come, simbolicamente, hanno fatto tutte le persone, a partire dal fratello e dai parenti, che lunedì (15 novembre 2021) le hanno porto l'ultimo saluto nella chiesa di San Pio X.

L'associazione 3V

"Più volte - scrive Domenico Ladalardo - mi sono soffermato nel negozio della signora. negozio che sapeva di storia della nostra città; .gli ultimi tempi era molto amareggiata di come si era conclusa la storia della sua vita e della sua attività , attività che per alcuni e anche per qualche consigliere doveva chiudere perché non era un negozio decoroso. La signora era conosciutissima fuori dalla nostra città. Lei, come Cristallo trattavano i cappelli più importanti per i nostri emigrati che tornavano da paesi lontani,. Era un lusso potersi permettere un cappello da Esposito".

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