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Pizzo, il Vescovo ai fedeli: «Sabato Santo è il tempo del silenzio di Dio»

Ha stupito tutti, presentandosi nelle tre parrocchie poco prima dell’inizio delle funzioni religiose, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro. Una domenica diversa dal solito e, per i fedeli, caratterizzata dalla meraviglia e dall’emozione condivisa poi coi rispettivi parroci.
Mons. Nostro ha inaspettatamente raggiunto don Salvatore Santaguida, padre Giovanni Cozzolino e don Pasquale Rosano, perché ha voluto guardare in faccia i parrocchiani per trasmettere loro serenità, spiegando che dietro la decisione sui riti pasquali, c’è il volere della chiesa universale.
«Ho fatto questa visita a sorpresa nelle tre comunità napitine, perché davvero vorrei che le comunità cristiane riuscissero a descrivere attraverso le processioni la fede viva, di una comunità viva. Dunque non si tratta esclusivamente di un'espressione meramente culturale, storica, tradizionale e quant’altro; è anche, e soprattutto, un’esperienza di fede. Ecco perché è importante che le comunità si riapproprino in pienezza delle manifestazioni di fede ed eventualmente le migliorino; le rendano più aderenti al tempo, attualizzandole e più aderenti al dato biblico, rendendole ancora più preziose. È bellissimo che proprio un sacerdote della nostra diocesi, don Rocco Scaturchio, stia lavorando sul termine ‘ncrinata , perché vuole accentuare, proprio dietro questo termine, la dimensione del discernimento; perché a questo si rifà il termine ‘ncrinata. L’aspetto più bello sarà offrire a tutta la comunità cristiana il frutto di questo lavoro, che è un lavoro autenticamente sinodale ed un lavoro autenticamente teologico e, dunque, un’esperienza di un dato di fede».

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