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Lamezia, aspirare a un futuro diverso con “Le città che apprendono”

Il laboratorio lanciato dalla Comunità Progetto Sud

Le città che apprendono. Un’idea che diventa percorso progettuale, che si delinea come input per un nuovo sviluppo perché l’agglomerato urbano non rimanga solo un gruppo di case ma sia anche anima e motore di una nuova qualità di vita, sul piano economico, politico, socio-culturale e spirituale. “Le città che apprendono” è la nuova proposta della Comunità Progetto Sud fondata e presieduta da don Giacomo Panizza, ormai ben radicata sul territorio da quasi mezzo secolo. Il laboratorio è partito nel 2021 ma la pandemia ha costituito un forte deterrente per le iniziative pratiche; ora che l’emergenza sanitaria sta allentando la sua morsa, si inizia a pensare anche a dei momenti di incontro in presenza, di riflessione collettiva per passare poi alla concretezza delle azioni.
«Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro» questa celebre frase della canzone “A muso duro” di Pierangelo Bertoli è uno dei leit motiv del laboratorio proposto dalla Progetto Sud insieme a delle riflessioni tratte da “Le città invisibili” di Italo Calvino. Infatti, nel libro di Calvino, Marco Polo rivela all’imperatore dei Tartari i motivi per cui le persone amano abitare le loro città in compagnia in tempi di pace; spiegando, al contempo, perché assumono un comune senso di responsabilità nei periodi di difficoltà.

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