Appena 20 anni e una laurea in inglese e cinese in tasca, conseguita con il massimo dei voti all’Università degli studi “L’Orientale” di Napoli. Raffaele Lagonia è fra i laureati più giovani d’Italia, con una tesi dal titolo: “L’apprendimento della lingua inglese tramite i videogiochi: il caso di Kahoot!” Un’eccellenza catanzarese che ha letteralmente bruciato le tappe, conseguendo risultati brillanti in tempi record.
Cosa si prova ad essere fra i laureati più giovani d’Italia? Come hai raggiunto questo traguardo?
«Essere fra i laureati più giovani d’Italia è sicuramente una bellissima sensazione, ma questo comunque non compromette la mia umiltà. Per raggiungere questo traguardo in due anni e mezzo, essenzialmente ho studiato, non troppo, ma con metodo. Non sono mai stato bocciato a un esame, perché se si studia non si può essere bocciati, a meno che non si sia particolarmente sfortunati. Importante anche il supporto dei miei genitori che hanno sempre creduto in me. Sono molto determinato e competitivo, voglio sempre il massimo e cerco di dare tutto me stesso per raggiungere l’obiettivo».
Perché la scelta dello studio della lingua cinese?
«Ho scelto il cinese, perché desidero proseguire con la carriera accademica, ma non voglio precludermi altri sbocchi. Ho valutato che il cinese fosse la lingua che più di altre si sta aprendo al mondo dell’economia e del mercato e che avrebbe richiesto persone che la conoscessero. L’ho scelta anche perché è molto interessante da studiare, perché la linguistica cinese si basa su un sistema opposto al nostro; mi piacciono le sfide e ho voluto cimentarmi in quella che è considerata la lingua più difficile del mondo, soprattutto per chi parla le lingue neolatine, perché senza alfabeto».
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