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Vibo, nasce la "social librery" per avvicinare i cittadini alla lettura

Leo Monteleone
E’ partita con grande successo l’iniziativa a cura dell’associazione Anteas,  che fa capo alla Cisl, presieduta da Leo Monteleone. Si tratta di una “social librery”, ossia una biblioteca sociale, che ha l’obiettivo non solo di avvicinare i cittadini alla lettura, quanto di rendere un servizio al territorio. Nasce, così,  il connubio tra impegno sociale e servizio alla città.  Ciascun utente potrà consultare un catalogo, sia cartaceo che online, e cercare con calma il libro preferito che sarà dato gratuitamente in prestito per 60 giorni.
"Dalla  narrativa ai romanzi d’autore – spiega il presidente del sodalizio -;  dagli scrittori stranieri a quelli conterranei. La scelta potrà essere effettuata tra circa 690 volumi". Ma quel che più “solletica” l’appetito dei lettori  è che la ricerca di un libro da azione solitaria, “mordi e fuggi” e fine a se stessa diviene  un’attiva  partecipazione sociale, pubblica, condivisa, che produce ulteriore valore e “content” grazie ai commenti che si potranno rilasciare sui social. Anteas ha, infatti, una pagina facebook, nella quale interagiscono molti iscritti. L’idea messa in atto dall’associazione è del tutto nuova e lungimirante. Guarda, infatti, alla crescita del territorio, alla diffusione della “cultura di quartiere”, mettendo al centro il potere della lettura e la possibilità di fornire gratuitamente un libro a km zero. "Le attività che abbiamo messo in campo – aggiunge Leo Monteleone – sono assolutamente gratuite, a partire dal sostegno agli anziani, ma anche ai minori. Facciamo volontariato – prosegue – a 365 gradi dalla consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, fino al disbrigo pratiche. Ci autofinanziamo grazie al 5 per mille".
La biblioteca si trova all’interno degli uffici Cisl di viale Kennedy. E’ un piccolo spazio accogliente e ben congegnato che consente, in tutta tranquillità, di scegliere un testo, di visionarlo e poi eventualmente chiederlo in prestito. Si tratta di un progetto pilota innovativo, che punta a mettere al centro le biblioteche del territorio come rinnovati luoghi di  inclusione sociale. Le biblioteche sono luoghi della cultura e custodi di sapere e di saperi per antonomasia, rappresentano spesso il primo punto di contatto e di riferimento culturale per tutti i cittadini, senza distinzioni. Il loro ruolo centrale, quindi, nella promozione culturale inclusiva è da valorizzare anche come ruolo sociale e potenziale antenna che intercetta i bisogni della comunità locale.
"La pandemia che ci ha investito – conclude il presidente di Anteas - ha fatto emergere maggiormente le vulnerabilità di ognuno di noi e rilanciato in modo imperioso i temi della solidarietà sociale, della vicinanza e dell’accoglienza". E così chiunque si rechi alla Cisl per questioni sindacali da oggi sa di poter trascorrere, nell’attesa del proprio turno, un po’ di tempo nella  “social librery”, a scegliere un libro, a confrontarsi con gli altri lettori, ad evidenziare un bisogno, a ritemprarsi l’anima.

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