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Lamezia, Polo Rambaldi partecipa a “Scientix Italia” e “Notte europea dei ricercatori”

Il Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme tra i protagonisti della terza edizione della Conferenza Scientix Italia, promossa dalla community italiana di Scientix dal 28 al 30 settembre scorsi, ospitata dalla piattaforma INDIRE nel suo ruolo di National Contact Point di Scientix, il progetto europeo per la promozione di una didattica innovativa delle discipline scientifiche (STEM).

La partecipazione al simposio scientifico ha dato occasione agli studenti del team “Mad for science”, guidati dalla docente team leaeder Annamaria Carpino, di far conoscere il progetto di ricerca portato avanti dall’istituto superiore lametino sulla tematica che riguarda il fenomeno della mutational resistence nel microbioma acquatico marino.

Il comitato scientifico della “Conferenza Scientix 2022” ha selezionato il contributo proposto dal Polo Rambaldi, ritenuto interessante e di qualità, e ha invitato la docente Annamaria Carpino, in qualità di autrice del lavoro, alla stesura di un abstract e di una pubblicazione e alla presentazione di un power point nel corso dei lavori della conferenza.

I dettagli del progetto

Entrando nei dettagli del progetto, dalle modalità di ricerca ai risultati, la Carpino ha sottolineato come il lavoro abbia dato occasione agli studenti “di lavorare in team come veri ricercatori che studiano le fonti, approfondiscono e fanno analisi, un lavoro che ci ha consentito di arrivare semifinalisti a livello nazionale, dando lustro alla nostra scuola”.  Per gli studenti che hanno partecipato al progetto “un concorso sulla tematica “One health” ha attirato la nostra attenzione, perché eravamo già al lavoro su questo argomento nel nostro percorso scolastico. Il nostro indirizzo Chimico ha infatti 2 articolazioni, biotecnologie sanitarie e biotecnologie ambientali e il tema della salute come bene unico da tutelare è la nostra mission. La lettura di un articolo dell’Arpacal, che raccontava di una ricerca incompleta sulle analisi di ammonio nelle acque sotterranee lametine, ci ha ulteriormente stimolato ed è nata così l’idea di continuare le ricerche, per cimentarci in qualcosa di nuovo per poi implementare il nostro laboratorio con nuova attrezzatura per lavorare sul DNA e aprire così una nuova frontiera verso la ricerca nella nostra scuola”

Il seminario ha illustrato il lavoro svolto dagli studenti del Polo Tecnologico lo scorso anno, in occasione del Concorso Nazionale Mad For Science, ma soprattutto ha messo in risalto il carattere innovativo della didattica,  basata su un approccio collaborativo, sulla research partnership tra scuola e istituti di ricerca/mondo accademico per favorire lo sviluppo globale delle competenze, nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze, il motore vero di una società nuova che evolve e si rinnova, più dinamica e inclusiva.

Negli stessi giorni della conferenza Scientix, gli studenti delle classi quinte del Rambaldi, accompagnati dai docenti Annamaria Carpino, Giovanni Cerra e Laura Rosa, hanno partecipato alla “Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori”, un evento in contemporanea nazionale dedicato al mondo della scienza e della ricerca che finalmente è tornato ad affollare il Ponte Pietro Bucci dell’Università della Calabria dopo i difficili anni della pandemia.

Gli studenti hanno potuto così conoscere e confrontarsi con ricercatori dell’Università della Calabria del CNR, apprendere nuove tecniche di analisi di inquinanti ambientali, ancora sperimentali ma con enormi prospettive di applicazione per la bioremediation.  L’indirizzo chimico del Rambaldi sta  infatti lavorando per la ricerca e le analisi nel campo della salute dell’uomo e dell’ambiente;  un confronto diretto con gli enti di ricerca che operano sul territorio, dunque, apre nuove prospettive per la scuola e soprattutto orienta gli studenti ad intraprendere percorsi universitari rivolti verso le discipline STEM

Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente Anna Primavera per entrambe le iniziative che “consolidano l’importante investimento del nostro istituto sulla formazione delle nuove generazioni rispetto al rapporto tra scienza, tecnologia, ambiente e salute dell’uomo. Un percorso da continuare e rafforzare attraverso l’apertura alle realtà regionali e nazionali che danno ai nostri studenti input per approfondire e orientare i loro percorsi universitari e professionali”.

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