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Vibo, bimbo con disabilità senza scuolabus: una commerciante offre la sua auto

L’alunno accompagnato dalla madre in bici o a piedi per carenza di un mezzo attrezzato

Nei giorni scorsi è stato segnalato il caso di una madre costretta ad accompagnare a scuola il proprio figlio con problemi di disabilità, in bici o a piedi, in quanto il Comune non dispone di uno scuolabus attrezzato per minori diversamente abili. La parolina magica, in questo contesto, è “accessibilità” senza la quale ogni edificio, parco, strada, ufficio, ente, è per l’appunto off-limits. A segnalare i problemi che i disabili adulti vivono in città è stato più volte Massimiliano Marchese, costretto a causa della sclerosi multipla a spostarsi in carrozzina. Difficile in questo lembo di terra, spesso impossibile, condurre un’esistenza normale quando non si ha la possibilità di deambulare autonomamente. Quando poi ad essere ostaggio di barriere sono i bambini è ancora più complicato comprenderne i motivi e le cause.
Quella del bambino vibonese che a scuola ci va grazie alla forza d’animo della mamma ha colpito molte persone che hanno preso d’assalto i social. Ma Angela Bonaventura, commerciante e volontaria di un’associazione per disabili, ha deciso di far seguire alla contestazione la proposta. «In attesa che il Comune provveda a reperire un mezzo di trasporto – spiega – mi offro io ad accompagnare a scuola il bambino con la mia auto». Solidarietà fra donne? Questo e non solo.

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