Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

E' morto a 78 anni Salvatore Nicolace, figlio primogenito di Natuzza Evolo. I funerali si svolgeranno domani alle 11

Salvatore Nicolace e Natuzza Evolo

E’ morto Salvatore Nicolace, il figlio primogenito di  Natuzza Evolo, la mistica con le stimmate, venuta  a mancare il primo novembre del 2009. Un malore improvviso ha piegato il suo fisico ieri sera sul tardi nella sua casa di Paravati, dove si trovava insieme alla moglie per un periodo di vacanza.  Gusto l’altro ieri  aveva partecipato alla celebrazione solenne presieduta dal rettore padre Michele Cordiano per il primo anniversario dell’inaugurazione della “grande e bella chiesa” della Villa della Gioia, dedicata al Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, aperta al culto, dopo anni di attesa, dal vescovo monsignor Attilio Nostro il sei agosto 2022. Salvatore, da tempo, ormai, residente a Roma -  dove si era trasferito,  una volta pensionato, dopo aver lavorato per lungo tempo in Sicilia per un noto istituto bancario – aveva 78 anni. I funerali si svolgeranno domani (9 agosto 2023) alle ore 11 nella Chiesa della Madonna degli Angeli, la stessa frequentata da Fortunata Evolo durante la sua missione terrena.

Salvatore Nicolace, insieme agli altri suoi fratelli -  tra cui i compianti Anna Maria e Antonio, venuti a mancare già da qualche anno -   ha  sempre portato avanti con discrezione  il messaggio di fede e di speranza di mamma Natuzza.    Una vita quella di Salvatore,  segnata dal legame profondo con la  sua mamma speciale, da cui ha ereditato la semplicità e l’umiltà.  In qualità di figlio primogenito Salvatore  è stato testimone diretto insieme al  padre  Pasquale Nicolace,  dei tanti fenomeni che hanno caratterizzato la vita di Fortunata Evolo:  dalle stimmate durante la quaresima  ai dialoghi con i defunti.   Spesso  su invito della mamma ha avuto modo di occuparsi , a futura memoria,  della trascrizione e della battitura a macchina insieme ad Anna Maria dei dialoghi di Natuzza con Gesù e la Vergine Maria. Un lavoro prezioso da cui hanno attinto spesso i biografi della mistica di Paravati e che sicuramente è già oggetto della massima attenzione da parte della Chiesa nell’ambito del  processo di beatificazione, avviato già da alcuni anni dall’allora vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, oggi emerito, monsignor Luigi Renzo.   Da ragazzo Salvatore Nicolace ha assistito anche ai momenti in cui negli anni Cinquanta la gente del paese si riversava in massa in via Nazionale per assistere ai colloqui di Fortunata Evolo con le anime dei morti. Un periodo che ancora oggi  le persone anziane di Mileto e di  Paravati ricordano alla perfezione.

Ma il figlio primogenito della Serva di Dio  è stato anche testimone, insieme agli altri componenti della famiglia,  delle tante visite che la madre riceveva  nell’accogliente casa di via Nazionale, dove in ogni angolo si coglieva lo spirito della fede.   Uomini e donne di ogni condizione sociale che ogni giorno arrivavano puntualmente da ogni dove presso l’abitazione della mistica per ricevere una parola di conforto e di speranza. I figli di Natuzza Evolo, tra cui Salvatore, prima di sposarsi e di intraprendere il loro cammino, hanno avuto modo di assistere con  discrezione, a quell’andare e  venire, ben consci di dover dividere la loro mamma speciale con gli altri e soprattutto con i più bisognosi che quotidianamente bussavano ad ogni ora del giorno alla porta della loro casa. Anni lontani ma ancora vivi in tutta la comunità di Paravati di Mileto.

Caricamento commenti

Commenta la notizia