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Turismo a Catanzaro, è tempo dei primi bilanci

Operatori della città tracciano una prima “fotografia” della stagione estiva che sta per concludersi

Il centro storico deserto, Lido e Giovino calamite, ma nessun boom vero e proprio. Ferragosto risponde sempre agli stessi canoni: i catanzaresi preferiscono il mare (o la Sila) e lasciano la parte più vecchia della città che, tra l’altro, non ha niente da offrire. Sulla costa il giorno più atteso dell’estate è stato per certi versi una boccata d’ossigeno nei confronti di ristoratori e gestori degli stabilimenti balneari. «A luglio e agosto non siamo andati male grazie alle iniziative dei privati che aiutano il quartiere», spiega Antonio Alfieri, presidente dell’associazione “Catanzaro vista mare”, che riunisce una ventina di ristoratori di quell’area, e gestore del “Tortuga”: «Per una discoteca sul mare come il “Miraya”, per esempio, la zona ha registrato numeri importanti che hanno avuto effetti positivi su ristoranti e bar in un contesto più generale, quello del settore turistico, che ha registrato un calo, non solo a Catanzaro, ma in tutta la Calabria, fra il 30 e il 40% in paragone all’anno scorso. Si vede che la campagna invernale di Occhiuto è servita a poco o niente». Per Alfieri, la soluzione è continuare il dialogo fra pubblico e privato: «Dove non arriva l’amministrazione comunale, che non ha le possibilità economiche, è necessario consentire alla libera iniziativa di investire garantendo le dovute autorizzazioni. Su questo piano il Comune ha dimostrato apertura ai privati e rassegne come “Porto a sud”, organizzata proprio dai privati, hanno ottenuto risultati importantissimi che non sono stati fini a sé stessi. Al sindaco Fiorita e all’assessore Borelli ricordo sempre che il Comune, secondo me, deve concentrarsi sui servizi essenziali come il verde pubblico, la pulizia, il trenino del mare, aspetti fondamentali nelle città turistiche. A Catanzaro stiamo crescendo pure sul lato della ricettività, ma quest’estate abbiamo avuto il disservizio sull’acqua potabile che spero Fiorita riesca a risolvere».

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