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Operatori culturali e artisti di Vibo, la “chiamata” a fare rete

Incontro ieri a palazzo Santa Chiara per avviare il confronto e progettare un percorso unitario sul territorio

A volte non serve la magia. Occorre solo ritrovarsi. E l’immaginazione è solo l’ingrediente per proseguire il viaggio. Perché, è possibile. Senza neanche il bisogno di disturbare Eraclito e sperare l’insperabile. È solo possibile sedersi in cerchio, presentarsi, conoscersi, condividere. Ciascuno con il suo perché, con il suo bagaglio di esperienze, con la sua storia. Ciascuno con le sue luci e le sue ombre. Perché fare cultura è possibile. Farla in «rete» per renderla fruibile. Un dono a se stessi e agli altri. Un lavoro, un progetto, un orizzonte.
Così per “Animali fantastici e dove incontrarli”: l’appuntamento era a palazzo Santa Chiara ieri mattina. Ester Tatangelo, regista, drammaturga, pedagoga ha chiamato a raccolta gli operatori culturali e gli artisti della provincia. Teatro, danza, musica, editoria, giornalismo. Il mondo dell’arte, della cultura a cui dare un volto, una forma. Tutti insieme, per una volta, per avviare il confronto e pensare ad un “viaggio” insieme. L’idea «di creare un progetto di rete» ha spiegato la stessa. «Avverto – ha proseguito – questo desiderio di creare un sistema che qui manca». Conservare le individualità per «arricchirle» il leitmotiv, «e questo consentirebbe di avere anche maggiore attenzione da parte dei referenti politici e non mi riferisco solo alla necessità per il settore di reperire fondi». Guardare in sinergia, quindi, verso la stessa direzione per dare un’opportunità anche al territorio. Perché lì dove la cultura è viva, vive il territorio.

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