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Catanzaro, il Soroptimist ha dotato il Parco della Biodiversità di un “Baby Pit Stop” Unicef

Un ambiente protetto per il “cambio” pannolino ed il “pieno” di latte

È stato inaugurato ieri, sabato 14 ottobre, un Baby Pit Stop (BPS) UNICEF realizzato dal Soroptimist Club Catanzaro, a pochi passi dall’area giochi e dall’area ristoro del Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro.
Il progetto, nato quattro anni fa sulla base di un protocollo d’intesa stipulato a livello nazionale tra Unicef Italia e Soroptmist, viene realizzato grazie all’impegno profuso dalla presidente Soroptimist Club Catanzaro, Elisabetta Vigliante e dal presidente del comitato provinciale Unicef di Catanzaro, Costantino Mustari. Si tratta di un ambiente protetto, costituito da un fasciatoio e da una poltroncina, lenzuolino monouso, salviettine, scaldabiberon e libricini, nel quale le mamme potranno sentirsi a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.

Prima della benedizione della struttura da parte di Don Gesualdo De Luca, i presidenti Vigliante e Mustari hanno tagliato il nastro inaugurale a cui hanno preso parte anche il presidente dell’Unicef Calabria, Giuseppe Raiola, ed il presidente onorario del Parco della Biodiversità, Michele Traversa, che ha reso possibile la nascita e la collocazione della struttura in un luogo centrale, nelle adiacenze di strutture ludiche per i bambini. Presenti diversi volontari Unicef e socie del Soroptimist e l’ostetrica del Consultorio familiare dell’Asp di Catanzaro, Santina Procopio, che un paio di anni fa, insieme alla collega dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, Anna Romano, hanno realizzato il primo percorso interaziendale per l’assistenza della donna in gravidanza. Tante anche le mamme che hanno visitato la “casetta” che le ospiterà nel corso delle giornate che trascorreranno al Parco e qualcuna l’ha inaugurata seduta stante, allattando i propri bimbi. Le chiavi per accedere alla struttura sono custodite dai gestori del bar adiacente ai quali è possibile far riferimento anche per poter riscaldare il latte con lo scaldabiberon in dotazione.

La denominazione BPS è mutuata dall’operazione del "cambio gomme + pieno di benzina" che durante le gare automobilistiche di Formula Uno viene effettuato in tempi estremamente rapidi. Nei BPS il cambio riguarda il pannolino e il "pieno" di latte. I BPS nascono all’interno di uno specifico Progetto, definito “Programma Insieme per l’Allattamento”, con il quale UNICEF Italia da sempre tutela e promuove l’allattamento al seno.
L’obiettivo è quello di realizzare su tutto il territorio italiano quanti più BPS è possibile. Finora ne sono stati realizzati un migliaio, dei quali diversi anche in Calabria, ove in futuro altri ne saranno allestiti, grazie ad una convenzione che sarà sottoscritta tra la Fondazione Unicef onlus e la Regione Calabria.
“Si tratta di un progetto nato dall’Unicef, ma che come Soroptimist abbiamo condiviso con grande entusiasmo – spiega la presidente del Soroptimist Club Catanzaro, Elisabetta Vigliante – per fornire un aiuto concreto ai genitori che hanno necessità di cambiare il pannolino o di allattare il loro bambino durante la permanenza al Parco. Attraverso questa iniziativa vogliamo anche sensibilizzare la società al rispetto di un momento così importante e intimo quale è l’allattamento e di dare alla mamma ed al suo bimbo la possibilità di farlo in un ambiente attrezzato e dedicato a loro. Sono molto contenta di questo percorso insieme all’Unicef e alla Provincia e spero di continuare a realizzare altri importanti progetti in difesa dei bambini e delle donne”.

“È uno dei pochi realizzati all’aperto – afferma il presidente del comitato provinciale Unicef di Catanzaro, Costantino Mustari - perché normalmente vengono allestiti in locali al chiuso, prevalentemente in musei. Il Parco della Biodiversità Mediterranea è un museo all’aperto, in cui la casetta che ospita il BPS si colloca come un gioiello che impreziosisce in luogo di per sé già prezioso. Un sentito ringraziamento alla presidente Vigliante, vera anima del progetto, che ha seguito con un impegno particolare tutte le fasi della sua realizzazione ed ha voluto che l’ambiente fosse reso vivace e colorato, arredato con mensole e mobiletti a misura, oltre che con un affresco eseguito dall’artista Rosa Amerato, su una delle pareti della casetta”.

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