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Girifalco, il riscatto di Maria Elisabeth: orfana di femminicidio si laurea in sociologia con una tesi sulla violenza di genere

A soli 6 anni perse la madre, uccisa dal padre davanti ai suoi occhi. Oggi è una donna coraggiosa che guarda avanti con determinazione

Aveva solo 6 anni Maria Elisabeth Rosanò quando i suoi occhi innocenti di bambina hanno assistito al più atroce dei delitti: l’omicidio della madre da parte del padre. Una ferita che ha squarciato il cuore della piccola, per metà tedesca e per metà italiana; una tragedia che ha segnato indelebilmente la sua vita. Un dolore troppo grande da sopportare per una bambina che ha toccato con mano la violenza più efferata, ma che in quel momento terribile ha anche sperimentato quanto possa essere grande l’amore di una madre che, in punto di morte, ha giurato ai suoi tre figli che li avrebbe amati per sempre.
Oggi Maria Elisabeth è una donna di 25 anni, bella e determinata, vive a Girifalco e ha ritrovato la serenità grazie ai suoi due splendidi genitori adottivi Domenico e Mirella che, con premura e attenzione, l’hanno sostenuta e accompagnata, aiutandola a ritrovare il sorriso che la vita le aveva strappato troppo presto.
Quel trauma subito in così tenera età oggi è diventato il tema della tesi di laurea di Maria Elisabeth che ha conseguito il titolo di dottoressa in Sociologia all’Università di Catanzaro: il titolo della tesi è “Violenza di genere nel contesto domestico calabrese”, dedicata alla sua mamma Anja. Una tesi che rappresenta una scelta coraggiosa, nata da un grande dolore, ma anche dalla consapevolezza di quanto sia importante parlare non solo di femminicidio, ma anche di quelle che vengono definite le “vittime collaterali” del femminicidio: i bambini rimasti orfani della loro mamma.

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