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Prevenire e curare la dipendenza da gioco d'azzardo, continua a Catanzaro la campagna di sensibilizzazione nelle scuole

I giochi d'azzardo provocano nel tempo una pericolosa dipendenza definita “Disturbo da gioco d'azzardo”. Il progetto “Gap”, promosso dalla Regione Calabria e attuato dall'Asp di Catanzaro, nasce per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d'azzardo, realizzando un lavoro di rete con enti locali, famiglie, scuola e associazioni.

“Si tratta di una vera e propria patologia – spiega Giulia Audino, referente scientifico del progetto e direttore del Ser.D della provincia di Catanzaro, afferente al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze dell'Asp di Catanzaro – si può curare ma occorre farsi aiutare ed essere consapevoli che si è davanti ad una dipendenza e non a un mero gioco.”

In relazione al progetto “Gap” sono stati coinvolti 3 enti del privato accreditati alle dipendenze: Centro Calabrese di Solidarietà, Progetto Sud e Cooperativa Sociale Zarapoti. Le prime due realtà stanno realizzando il progetto mediante un percorso residenziale e semiresidenziale di cura. Attraverso la Cooperativa Zarapoti è in corso un'intensa attività di prevenzione all'interno delle scuole superiori di secondo grado che mira ad informare le nuove generazioni, dove il problema risulta essere molto diffuso, sui rischi del gioco compulsivo.

In queste settimane, l'équipe, guidata da Ampelio Anfosso, referente progetto GAP e responsabile Area Prevenzione per la Cooperativa Zarapoti ha fatto tappa al liceo scientifico “L. Siciliani” e all'istituto tecnico tecnologico “B. Chimirri” di Catanzaro.

“E' fondamentale incontrare i giovani – afferma Anfosso – perché il problema del gioco d'azzardo è diffusissimo ma sottovalutato. Grazie alla squadra, formata da personale specializzato della Zarapoti, del Ser.D, del Centro Calabrese di Solidarietà e di Progetto Sud, verifichiamo conoscenze ed esperienze personali dei ragazzi legate al gioco; con il supporto della psicologa e referente del Progetto per il Ser.D. di Catanzaro, Carla Sorrentino, e delle educatrici Alessandra Sansotta per la Zarapoti e Rosa Ficara per il Centro Calabrese di Solidarietà, creiamo un laboratorio di idee attraverso il trasferimento di informazioni, lo stimolo al confronto e l'analisi dei fattori psicologici del disturbo da gioco. Inoltre, proiettiamo video testimonianze di ex giocatori, creando un tavolo di discussione sulle emozioni suscitate, distribuiamo materiale informativo e gadget, promuovendo il sito e l'app legate al Progetto che sono degli ottimi strumenti di riferimento. Proseguiremo le nostre azioni anche nel 2024, coinvolgendo altre scuole di Catanzaro, Soverato e Lamezia Terme. Ringraziamo i dirigenti scolastici e i docenti per la sensibilità e partecipazione che stanno dimostrando. Creando una fitta rete sul territorio i risultati si amplificano.”

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