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Don Giacomo Panizza: «Auguri alla nostra Calabria e ai calabresi»

Il Natale ci ha invitato a rinascere, e il nuovo anno ci sollecita a far ripartire la Calabria in maniera eccezionale, finalmente capace di dar vita a diritti e doveri adeguati al 2024.

In questo anno, “quel sociale” che si prende cura di bambini e anziani, di persone con disabilità e famiglie in difficoltà, ha fatto un piccolo passo in avanti insieme alla Regione Calabria la quale ne esce con regolamenti più determinanti, seppur bisognosi di superare un welfare ancora problematico, con servizi disallineati tra comuni, regione, Italia e Europa.

Per il 2024 auguro alla nostra Calabria di veder maturare al meglio i suoi 2 mondi essenziali che sono la società e le istituzioni. Recentemente ci siamo confrontati sul tema “Calabria: il sociale senza società”, dov’è emerso che qui anche “la politica è senza società”.

Auguro al Terzo Settore di far nascere nuovi servizi sociosanitari organizzati e operativi per una società più unita; che si apra a far crescere i diritti e i doveri sociali, e a lottare contro le disuguaglianze e le corruzioni.

Auguro alle Istituzioni la fierezza di governare assumendo un disegno politico chiaro e lungimirante; e a mettere ordine al nostro territorio disorganico (con 32 Ambiti territoriali sociali, 21 distretti sanitari, 5 ASP, altri settori coi Centri per l’impiego, ulteriori geografie per i Piani di dimensionamento scolastico e altro ancora per il lavoro…). Insomma, è tempo di superare gli ostacoli frapposti da troppe cose scompaginate ma mai rimosse da nessun governo locale!

Auguro che Istituzioni e Società possano collaborare di più e meglio a disegnare una regione con servizi utili alle persone, alle famiglie e ai gruppi fragili nelle città e dappertutto nelle zone interne.

Auguro un impegno comune per una Calabria al passo con l’Italia e mai più ultima della fila. Il 2024 potremmo regalarci una regione più desiderosa di prendersi cura di sé e degli altri.

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