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Lamezia, l'edicola si trasforma in un centro di risorse locali: al via un nuovo format

“Pan&quotidiano”, una rivoluzione nell'edicola di Stefano Puja. In questo momento in cui gli iconici chioschi dei giornali affrontano le sfide dell'era digitale, storie di rinascita e rinnovamento stanno emergendo in diverse città europee. Le edicole haussmaniane di Parigi, una volta finestre aperte sul mondo, hanno abbracciato il design moderno di Matali Crasset, segnando una metamorfosi urbana. Luoghi come l'Edicola Radetzky a Milano e l'Antica Edicola dei Giornali a Mantova sono diventati esempi virtuosi di rigenerazione urbana, dimostrando che anche nell'era digitale, i chioschi possono ritrovare nuova vitalità. In Sicilia, la norma ”salva edicola" ha trasformato questi punti vendita in autentici multiservice points. La Regione siciliana ha adottato misure innovative, consentendo ai giornalai di associare alla vendita di giornali e riviste altre attività commerciali o servizi, affrontando con creatività e pragmatismo la crisi dell'editoria. In questo scenario di trasformazione, lo studio Pontoriero ha sviluppato il format “Pan&quotidiano", ispirandosi al successo parigino di "Lulu dans ma rue". «Questo progetto - hanno spiegato - guarda al futuro, dimostrando che le edicole possono diventare luoghi dinamici e multifunzionali. L’architetto Ester Pontoriero ha plasmato un restyling unico, curando ogni dettaglio, dall’idea del format alla progettazione grafica. Oltre alla selezione di quotidiani e sfiziosità culinarie calabresi, “Pan&quotidiano" si evolve in un autentico hub culturale. La sua offerta si amplia con la vendita di libri di autori calabresi della casa editrice La Ruffa, la collana "Viaggio in Calabria" di Rubettino Editore, opere che celebrano le meraviglie naturali e culturali della Calabria.
L'edicola diventa un luogo vivace, ospitando eventi culturali, concerti musicali, presentazioni di mostre d'arte e altro ancora. Oltre alla tradizionale vendita, diventa il punto di incontro per una comunità coesa, incorporando uno spirito di condivisione e solidarietà. In pratica, l’edicola di Stefano Puja si espande per offrire servizi di quartiere, quali la ricerca di badanti, baby sitter e dog sitter, trasformandosi in un vero e proprio centro di risorse locali. La nuova identità dell’edicola è impreziosita dall'opera di "Moz" (Marco Barberio). Quest'opera di street art enfatizza la storia della famiglia Cerminara, da generazioni legata alla distribuzione dei quotidiani. Raffigura il nonno di Stefano, Francesco, il primo "strillone" di Lamezia, affettuosamente conosciuto come "u strillone" o "baffo", seduto sul tetto dell'edicola con un quotidiano aperto, simbolo tangibile di una tradizione che continua a prosperare. Realizzata con tecniche di spray su Dibond, l'opera di "Moz" è "un elogio all'abilità artistica e alla capacità di catturare l'essenza di un momento storico e culturale - spiegano i promotori - il nuovo murale diventerà sicuramente un punto di interesse e ammirazione per gli abitanti di Lamezia Terme, consolidando ulteriormente l'importanza dell'arte urbana nel tessuto sociale della città. Che questo nuovo capitolo sia ricco di successi, connessioni significative nella comunità e di continue ispirazioni per la crescita culturale di Lamezia Terme".
"Il progetto, spiega l'architetto Pontoriero, non ha riguardato solo l'aspetto architettonico del restyling della storica edicola di piazza d'armi (ora Mazzini), ma ha coinvolto principalmente l'ideazione di un nuovo format per la Calabria: "l'edicola dei servizi". Ispirandosi a esempi virtuosi come Parigi, Milano (edicola Radetzky e Kiosk), Roma (edicola Erno), Mantova, Sicilia, tutti modelli diversi di rigenerazione urbana, il progetto non si limita a offrire solo giornali e libri, ma si propone come un punto multiservizi con servizi di quartiere, spazi per eventi artistici temporanei, pop-up store per brand di moda, punti di informazione turistica e diffusione di eventi della città e della Regione, oltre a spazi di vendita di prodotti alimentari di eccellenza. Questo progetto rappresenta una dimostrazione di grande vitalità in un periodo di crisi per le iconiche edicole storiche di tutta Europa. Esse, nonostante la sfida dell'era digitale, riescono a rigenerarsi in attività multiformi. Nell'ottica di promuovere sinergie e veicolare l'arte e la cultura del territorio, si è scelto di coinvolgere l'artista lametino Moz, il quale ha compreso appieno l'essenza del nostro progetto: la memoria storica e le tradizioni tramandate di generazione in generazione che si rinnovano costantemente, reinventandosi senza mai dimenticare le proprie radici… “ Siamo nani sulle spalle di giganti".

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