Si può rimanere in Calabria, avviando una propria attività e realizzando i propri sogni? Per i ragazzi de “Il villaggio della restanza” la risposta è affermativa. Il segreto? Essere propositivi e proattivi. Per lanciare questo messaggio, il sodalizio ha organizzato- nell’ambito delle Giornate Leoluchiane- l’iniziativa “Imprenditoria giovanile ed etica efficace” tenutasi venerdì al Valentianum e rivolta ai diplomandi delle scuole vibonesi. L’evento, presentato da Giovanni Scalamogna, esponente del Villaggio della restanza, è stato articolato in due panel. Il primo ha avuto come relatori giovanissimi imprenditori calabresi: Antonio Puccio (in veste anche di coordinatore del sodalizio promotore), Antonio Garufi, Marco Scarfone, Antonio Napoli e Aurora Navarra, i quali hanno portato agli studenti le proprie testimonianze sulla possibilità di avviare attività innovative in Calabria. Tutti concordi nel sostenere che le difficoltà sono tante, ma nonostante ciò “restare” oggi è una scelta percorribile e le storie portate sul palcoscenico della manifestazione ne hanno dato prova. Il secondo panel è stato dedicato alle realtà che sostengono le imprese territoriali: Gal Terre Vibonesi, Libera e Camera di Commercio, i cui rappresentanti hanno spiegato le opportunità che si possono creare per le giovani imprese. «Tutto il contesto sociale- ha sintetizzato Scalamogna- è pronto a supportare chi vuole “fare” in maniera proattiva e dinamica nella nostra terra». A infondere fiducia ai ragazzi è stato anche don Pasquale Rosano, sempre accanto ai giovani del sodalizio organizzatore; forti e positivi anche i messaggi del vicesindaco Pasquale Scalamogna e dell’assessore Giusi Fanelli. Il giovane pubblico si è dimostrato interessato ed entusiasta, consapevole che la Calabria può riscattarsi soprattutto grazie a una nuova generazione che intende invertire la rotta.
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