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Giovanni di Crotone e la siciliana Sofia tra i nuovi 29 Alfieri della Repubblica. Ecco le loro storie

Ecco i ventinove Alfieri della Repubblica nominati dal presidente Mattarella e le loro storie.

Giovanni Prestinice (29/8/2010), residente a Crotone, è stato selezionato per la determinazione con cui si impegna come volontario per la difesa dei diritti dei migranti. Dopo il tragico naufragio di Cutro si è prodigato per far conoscere la storia delle vittime, restituendo loro dignità e contrastando l'indifferenza di tanti.

Sofia Gentile (12/3/2005), residente a Vittoria (Ragusa) è stata insignita dell’onorificenza per aver saputo veicolare attraverso la musica l’importanza della cultura della legalità. Il canto all’unisono delle voci del suo coro è diventato strumento di coesione sociale.

Emanuele Nicola Affaticati, classe 2008, residente in provincia di Piacenza, è stato insignito dell’onorificenza per aver sventato, con coraggio, il piano di un uomo intenzionato ad uccidere la sua ex compagna. Giulia Andreasi, nata nel 2005 e residente a Roma. Perché ha saputo trasformare la sua passione per la tecnologia e le scienze in progetti di utilità sociale. In particolare, ha ideato una soluzione per ottimizzare la gestione dei rifiuti pericolosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile.

Selim Ayach, classe 2007 e residente a Gatteo (Forlì-Cesena) ha ricevuto l’attestato al merito per avere, senza esitazione, praticato manovre di rianimazione su una persona in arresto cardiaco salvandole così la vita: una anziana signora, appena scesa da un autobus, si è accasciata a terra in preda a un malore, ma, per sua fortuna Selim stava passando da lì in quel momento e, avendo assistito alla scena, si è subito precipitato verso la donna attivando i primi soccorsi e praticando il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari. La consapevolezza di essere riuscito a salvare una vita e il desiderio di poter aiutare altre persone lo hanno spinto a intraprendere il percorso per diventare un volontario della Croce Rossa.

Abderrahim Ben Rhouma, nato nel 2010 e residente a Cesena è stato scelto per la solidarietà e l’impegno profuso a seguito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna: per l’esemplare senso civico con cui ha prestato soccorso alla sua comunità, alla terra e alle persone che lo hanno accolto quando è arrivato in Italia dalla Tunisia con la sua famiglia.

Guido Betti, nato nel 2005 e residente a Ravenna è diventato alfiere della Repubblica per l’energia e la visione innovativa con cui ha contribuito alla realizzazione di una piattaforma informatica, che ha consentito di organizzare più di 6 mila volontari nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna.

Marta Camerlo, classe 2009. residente a Rivarolo Canavese (Torino) si è distinta per la tenacia con cui ha affrontato la malattia che l’ha colpita da bambina e da cui è uscita rafforzata: la sua attività di volontaria nei confronti dei più bisognosi, spiega il Quirinale, è la testimonianza di come la sofferenza possa trasformarsi in accoglienza e impegno verso la vita.

Francesco Colasanti, nato nel 2005 e residente a Pofi (Frosinone), è stato premiato per l’impegno volontario di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale. La passione per la tecnologia, insieme alla sua spiccata sensibilità, gli hanno consentito di ideare delle riproduzioni in 3D per persone ipovedenti utilizzando materiali a basso impatto ambientale.

Caterina Contento, nata nel 2005 e residente a Montevecchia (Lecco) è stata scelta per la determinazione e la forza trainante con cui si impegna come volontaria in numerose attività a tutela dell’ambiente: le sue ricerche sull'impatto ecologico della cementificazione sono state determinanti per sensibilizzare tanti coetanei sui temi dello sviluppo sostenibile.

Giulia Di Cariano, classe 2006, residente a Calitri (Avellino) è stata selezionata per la maturità e la competenza con cui ha messo la sua passione per la scrittura a servizio di grandi temi sociali: l’amore incondizionato per la sua terra si riflette nella scelta di recensire testi di autori irpini, racconti e testimonianze di difficoltà e bellezza della vita nelle aree interne.

Valeria Frasca, nata nel 2006 e residente a Forlì è stata scelta per la solidarietà e l’impegno dimostrati nelle fasi immediatamente successive alla disastrosa alluvione che ha colpito la sua città: Forlì: dal giorno immediatamente successivo alla tragica alluvione che ha colpito la città di Forlì e la Romagna, Valeria si è presentata al punto di raccolta dei volontari allestito dal Comitato di quartiere e ha prestato servizio per tanti giorni successivi, aiutando gli alluvionati e coordinando l’attività dei giovani provenienti da ogni parte d’Italia.

Letizia Galletti, nata nel 2004 e residente a Lugo (Ravenna) è stata nominata Alfiere della Repubblica per aver portato sollievo con la sua musica a tante persone costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della recente alluvione in Emilia Romagna. Alcuni anziani hanno persino espresso il desiderio di non rientrare subito a casa per poter continuare a vivere in quel contesto così familiare.

Sebastiano Guazzeroni, classe 2015, residente a Paciano (Perugia) è stato scelto per il coraggio dimostrato, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore accusato dal padre. Grazie alla prontezza con cui ha affrontato l’emergenza, è riuscito ad evitare che una passeggiata nei boschi si concludesse in tragedia. Sebastiano camminava nei boschi dell’Umbria insieme al padre. Una delle tante escursioni che erano soliti compiere insieme. All’improvviso, nel mezzo della camminata, il papà di Sebastiano ha accusato un malore ed è svenuto. Il bambino, spaventato ma lucido, ha pensato bene di tornare indietro lungo il sentiero che aveva percorso e, dopo una corsa di quasi due chilometri, ha finalmente incontrato delle persone che lo hanno aiutato ad attivare i soccorsi. E' grazie alla sua azione che gli aiuti sono arrivati in tempo utile e che suo padre ha potuto evitare gravi conseguenze.

Irene Marabini, nata nel 2014 e residente a Loreto (Ancona) è stata scelta per lo spirito di accoglienza e la spontaneità dei gesti con cui ha aiutato un coetaneo ucraino in fuga dalla guerra ad ambientarsi nel nostro Paese. Irene è una bambina che ha accolto con grande amicizia e generosità un nuovo compagno di classe ucraino, fuggito dalla guerra e ospite, insieme alla mamma, presso una struttura di Loreto.

Nicole Minardi, nata nel 2010 e residente a Parma si è distinta per la tenacia con cui affronta la sindrome Pan-Pandas, ancora poco nota. Dalle sue difficoltà e dalle sue sofferenze ha tratto anche la forza per dedicarsi con energia a diffondere la conoscenza della patologia e a promuoverne il riconoscimento tra le malattie rare.

Ginevra Minetti (27/8/2007) residente a Montemurlo (Prato), è stata premiata per l’entusiasmo e la generosità con cui presta la sua opera di volontaria. Durante la recente alluvione di Prato ha preso parte alla ricerca di alcune persone disperse e si è dedicata senza sosta all’accoglienza dei tanti sfollati ai quali non ha mai fatto mancare un sorriso rassicurante.

Filippo Mutta (22/4/2006) residente a Marano Vicentino (VI) è diventato Alfiere per aver saputo coniugare passione per la scienza e alto senso civico, realizzando un sistema operativo che offre maggiore difesa da attacchi informatici e ponendolo gratuitamente a disposizione della collettività: ha realizzato infatti un nuovo sistema operativo, denominato MicroKosm, con cui è riuscito a portare l’Italia sul podio in un contest europeo.

Elisa Palombo (11/2/2010), residente a Torchiarolo (Brindisi), è stata scelta per aver ridato voce, attraverso la sua penna, a una giovane vittima di mafia: una giovane uccisa per aver avuto il coraggio di allontanarsi da ambienti criminali, rompendo la logica di omertà e di intimidazione.

Adele Ricci (27/7/2011) residente ad Ameglia (provincia della Spezia) si è distinta per la gentilezza e la spontaneità con cui si dedica a un compagno in difficoltà: con generoso impegno e amicizia incondizionata ha affiancato un suo compagno con disabilità aiutandolo nella quotidianità.

Matteo Ridolfi (17/2/2010), residente a Colognola ai Colli (Verona), è stato scelto per la prontezza con cui ha praticato il massaggio cardiaco a un uomo: mentre andava in bicicletta verso il campo da calcio, si è imbattuto in una scena di disperazione: un uomo, un pensionato di 65 anni, era caduto in terra a causa di un infarto. La moglie, al suo fianco e in preda al panico, attendeva l’arrivo dell’ambulanza. Matteo, con grande risolutezza e ricordando una scena vista in una nota serie televisiva, ha deciso di intervenire. Nel praticare il massaggio cardiaco, che ha salvato la vita all’uomo, è stato aiutato da un operatore al telefono.

Fatima Sadkaoui (16/3/2009) residente a Torrebelvicino (Vicenza) è stata scelta per il supporto fornito con generosità a un compagno di classe proveniente dal Senegal: la sua attività di mediatrice culturale ha favorito l’integrazione del ragazzo all’interno della classe.

Lorenzo Sassaro, classe 2006, residente a Valdagno (Vicenza) è stato selezionato per l’impegno e il rigore metodologico utilizzato nella ricerca astronomica, che gli ha consentito di scoprire una nuova stella. La grande passione per le scienze astronomiche ha portato Lorenzo a scoprire, a soli 16 anni, una stella variabile, cioè una stella che, per cause fisiche, varia la sua luminosità nel tempo. La scoperta, eccezionale in considerazione della giovane età del ragazzo, è avvenuta nell’ambito di un progetto dell’Osservatorio astronomico di Marana di Crespadoro. Dopo mesi di osservazione e studio della Nebulosa Carena e dei dati recuperati da telescopi survey posizionati sulla Terra e sui satelliti, l’impegno di Lorenzo è stato ripagato dalla scoperta di questa nuova stella che, dopo essere stata approvata, riconosciuta e censita dall’ente internazionale per le stelle variabili dell’American Association of Variable Star Observer, ora porta anche il suo nome.

Alfonso Stigliani (2005), residente a Matera, è Alfiere della Repubblica per la maturità e la profondità con cui si è raccontato in un libro autobiografico: essere capaci di chiedere aiuto quando si è in difficoltà è un grande tema generazionale. Il libro è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel 2023.

Emanuela Tessitore, classe 2005, residente a Succivo (Caserta) si è distinta per l’impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia: il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l’ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei.

Damiano Toniolo (19/6/2008), residente a Villa del Conte (Padova), è diventato Alfiere per la passione genuina con cui accudisce le sue galline, da cui ha tratto l’ispirazione per scrivere un libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente in beneficienza.

Michele Vigilante (14/7/2006) residente a San Marco in Lamis (Foggia) è stato premiato per l’impegno nella promozione del valore sociale della lettura. Da volontario si spende non soltanto tra i coetanei, ma anche tra le persone anziane, offrendo loro momenti di serenità, di condivisione, di riflessione.

Matteo Violani (27/4/2006) residente a Faenza (Ravenna) si è distinto per il servizio di volontariato prestato in occasione dell’alluvione che ha colpito la sua città. Il suo impegno costituisce un esempio di cittadinanza attiva e simboleggia la resilienza di una intera comunità.

Matteo Zago (28/9/2015) residente a Bolzano, è diventato Alfiere della Repubblica per la prontezza con cui, a soli otto anni, è riuscito a fermare un veicolo in movimento che rischiava di schiantarsi a causa del malore che ha colpito il padre mentre era alla guida. Matteo si trovava da solo in macchina con suo padre che, all’improvviso, ha perso i sensi a causa di un malore. Senza farsi paralizzare dalla paura, il bambino, nonostante la giovanissima età, si è slacciato la cintura, ha spostato la gamba del papà dall’acceleratore, ha premuto il pedale del freno ed è riuscito a fermare l’auto. Quindi, resosi conto della gravità delle condizioni del padre, ha preso il cellulare e ha attivato i soccorsi che, intervenuti poco dopo, hanno salvato la vita all’uomo

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