”Listato a festa da una folta schiera di volontari, con il patrocinio dell’amministrazione comunale retta da Nino Di Bella, è stato inaugurato lunedì scorso il rione “Calzetta”, una caratteristica viuzza della popolosa frazione di Melicuccà di Dinami. Un progetto raffinato partito a inizio luglio, che ha visto volontari e artisti decorare, abbellire e rendere più decorosa la tipica via, così detta per il fatto che un tempo le anziane signore che vi abitavano, non potendo più andare a lavorare nelle campagne, sedevano davanti all’uscio di casa e filavano la lana per fare le calze. L’intento degli organizzatori è stato quello di far rivivere un piccolo borgo, e di farne conoscere storia, tradizioni, usi e costumi alle nuove generazioni. Tutto, infatti, richiamava il tempo che fu.
Dalla mostra fotografica “Scatti del Passato” a quella di antiche tessiture e ricami, passando ancora per quella di pittura dell’artista e avvocato del posto Mimmo Romanò. Oltre a ciò diversi angoli, porte e persino la pavimentazione del vicolo sono stati decorati con figure e murales riproducenti sempre circostanze di vita antica e da mattonelle con su incisi detti e proverbi della tradizione contadina locale. Poiché, aveva dichiarato un’organizzatrice ad avvio del progetto: «la lingua dei padri non va dimenticata ma è da tramandare all’infinito. Perché, insieme a tutto ciò che abbiamo ricevuto, rappresenta le nostre intime radici. Che, pena l’estinzione, non bisogna mai recidere». E, sempre nella stessa ottica, si sono fatti rivive anche i vecchi e deliziosi sapori, preparando al momento e offrendo “Curujicchi” e ciambelle dolci, mentre anche i bambini hanno potuto divertirsi con giochi e animazione a loro dedicati. A giudicare dalla folta partecipazione tutto è stato molto gradito.
Reciproco scambio di ringraziamenti tra gli organizzatori, che hanno espresso la loro gratitudine al sindaco e all’amministrazione comunale per il convinto sostegno, e il sindaco Di Bella, il quale, come aveva fatto anche a inizio luglio, ha espresso un plauso ai volontari, poiché: «è stato organizzato un evento molto importante, che ha permesso agli anziani di ritornare bambini a ai giovani di conoscere l’intima essenza di uno dei luoghi che compongono il Comune, attraverso l’arte e la trasmissione delle tradizioni e della lingua delle origini; mezzi – ha specificato - che permettono di travalicare i limiti spazio temporali». Una gratitudine che il primo cittadino ha voluto sugellare anche attraverso la consegna di alcune targhe recanti un pensiero a tema di San Francesco d’Assisi.
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