
Aspettavano il loro esame con la stessa emozione degli altri. Con la stessa voglia di farcela, ma anche con la consapevolezza che quel traguardo, per loro, avrebbe richiesto un passo diverso: forse più lento, ma sicuro. Un passo riconosciuto dalla legge, tutelato dai docenti e garantito da un documento preciso, il Pei (Piano educativo individualizzato). Per alcuni studenti con disabilità dell’istituto alberghiero di Soverato, le cose non sono andate così e l’esame si è trasformato in una corsa in salita, senza appigli. Nessuna prova personalizzata, nessun supporto. Solo una decisione unilaterale, quella dei presidenti di commissione, che hanno «ignorato - denuncia la presidente dell’Aipd (Associazione italiana persone con sindrome di down) - le indicazioni ufficiali e somministrato le stesse prove ministeriali previste per tutti».
L'articolo completo è disponibile sull'edizione cartacea e digitale

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia