Incroci. Sul lato giallorosso del derby ce ne sono parecchi. Magari non come un paio di stagioni fa, quando fra proprietari, dirigenti e giocatori gli ex erano una decina. Ma quasi, perché anche stavolta, fra passato più o meno recente e radici famigliari, trovarsi di fronte le maglie amaranto avrà un peso non indifferente per sei: Bianchimano, Fischnaller, Maita, Statella, Figliomeni e Logiudice. Bianchimano è l’ex più fresco. A Reggio è stato negli ultimi due anni: 54 presenze, 13 reti, gol pesanti come quello che ha deciso, in favore della Reggina, lo scontro diretto dell’anno scorso al “Ceravolo”. Ha fatto così bene sullo Stretto che s’è guadagnato la B e il Perugia. Ora la caccia al rilancio (in prestito) con il Catanzaro e un inizio col botto: tre partite, tre centri. Come per Bianchimano, Reggio è stata la prima esperienza lontano da casa anche per Fischnaller: fra 2012 e 2014, in B, l’altoatesino è sceso in campo 61 volte segnando sette gol. Una salvezza all’ultima giornata e una retrocessione amara, ma la gavetta necessaria e in generale un buon ricordo personale di quell’avventura. Un ulteriore intreccio arricchisce il motivo giallorosso di Fischnaller, che è arrivato a Catanzaro in estate dopo il rifiuto di Doumbia. Al “Ceravolo” stanno ancora benedicendo quel no, mentre il franco-maliano ha da poco ricominciato a giocare, proprio a Reggio, dopo una prima parte di stagione da fuori lista a Lecce. Dovessero trovarsi uno di fronte all’altro sarà come nel film “Sliding doors”: l’emblema di ciò che poteva essere e non è stato. E probabilmente è meglio per tutti che sia andata in questo modo. A differenza degli altri due, Maita al “Granillo” è cresciuto diventando calciatore. Tutta la trafila nel settore giovanile, un’apparizione in B, poi il primo approccio a Catanzaro, appena diciassettenne, portato al “Ceravolo” da una bandiera amaranto come Ciccio Cozza. Quindi altro breve giro d’Italia, al nord, prima di tentare la carta dell’ultima parentesi Foti: quella più sfortunata, anche per il play messinese, che finisce fuori rosa dopo uno scontro a muso duro col presidente e suo cognato. Il trampolino successivo glielo garantisce di nuovo il Catanzaro: dal 2015 più di 100 partite, cinque gol e quest’anno, con Auteri, maturità e continuità finora mai avute. A Reggio, poi, sono nati Figliomeni, il ds Logiudice e Statella.