L’attualità è la Paganese. Quindi è indispensabile evitare di pensare al prossimo impegno, mercoledì in casa della Juve Stabia, ritenendo questo di domani pomeriggio al “Ceravolo” un passaggio abbordabile. «Per noi è un esame di maturità importante, abbiamo tutto da perdere», è l’avviso di Auteri. «Mi aspetto una dimostrazione di consapevolezza, servirà un grande sforzo contro un avversario da affrontare col massimo rispetto e al 100%, con attenzione, intelligenzae volontà di sacrificarsi».
È anche dal modo di approcciare il testa-coda (i campani sono penultimi) che i giallorossi possono far vedere di che pasta sono fatti. «Ogni partita è da giocare, sarebbe un grandissimo guaio ritenere che basti poco per vincere. È una sfida che racchiude tante insidie per diversi motivi, dal fatto che sia la settima gara in venti giorni - siamo la squadra che ne ha fatte di più a causa di un calendario folle - alle assenze concentrate quasi solo nel reparto avanzato», aggiunge il tecnico prima della rifinitura a porte chiuse in uno stadio che spera possa aiutare e trascinare.
«Avremo bisogno del nostro pubblico, di tutto l’ambiente, e avremo anche bisogno che tutto l’ambiente sposi il nostro impegno». È il momento che il rapporto fra campo e spalti diventi simbiotico, che poi è quello che Maita e compagni meriterebbero se si considerano non solo gli ultimi risultati – quattro vittorie e un pari nel girone di ritorno -, e il calcio a tratti devastante stanno esprimendo indipendentemente dagli interpreti, ma pure se si guarda il quadro generale che propone un crescendo rossiniano.
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