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Catanzaro, Giannone si scusa dopo il rigore sbagliato: "Ho fallito, saprò rialzarmi"

Luca Giannone

L’ha fatta grossa, se n’è accorto subito anche lui. Quel “cucchiaio” è diventato la cartolina di Juve Stabia-Catanzaro e Giannone è finito immediatamente nel tritacarne della critica, ferocissima: la tifoseria ha sfogato soprattutto on line una rabbia che dal vivo, a parte qualche insulto a Castellammare, non ha potuto e non può sfogare: la squadra domenica riposerà e quindi ha ora 2 giorni di tregua dagli allenamenti.

È il caso di voltare pagina e andare avanti, mancano altre 12 gare e il Catanzaro non è secondo a nessuno. Resta, ovvio, l’amarezza per l’occasione persa a causa del conto aperto fra Giannone e Branduani, portiere avversario. Il precedente è datato 8 dicembre 2013 (Feralpi Salò-Pro Patria).  Al “Menti” Giannone ha evidentemente ricordato l’episodio quando si è procurato, con caparbietà e intelligenza, la massima punizione.

Il contesto, a 6’ dalla fine e in casa dell’imbattuta capolista, l’ha ingolosito ancora di più: l’avesse buttata dentro sarebbe diventato un eroe. L’orgoglio, la presunzione, l’irresponsabilità, anche, hanno invece preso il posto della lucidità dimostrata fino a quel momento. Il presidente Noto, Celiento e Furlan, significative voci dello spogliatoio, hanno difeso il 10 a ragion veduta.

Poi s’è scusato lo stesso Giannone su Instagram: «Avrei voluto regalarvi la più bella delle vittorie. Avrei voluto scrivere una straordinaria pagina di questa splendida storia in giallorosso. Ho fallito e chiedo scusa. A tutti. Ai miei compagni che sono stati impeccabili. Al mister che aveva preparato la partita perfetta. Alla società che non ci fa mancare nulla per esprimerci al meglio. E soprattutto a voi tifosi che ci sostenete sempre con un entusiasmo contagioso. Vi ho deluso ed è da stanotte che mi dispero. Però indietro non si può tornare. Allora ve lo prometto: saprò rialzarmi e darò tutto me stesso per contribuire a raggiungere l’obiettivo che tutti noi, insieme, meritiamo. Ho bisogno del vostro affetto. Forza Catanzaro!».

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