Il Catanzaro sa come spazzare via anche le incognite. L’1-0 sul Monopoli ha ribadito la forza mentale, non soltanto tecnica, del gruppo. Se era lecito nutrire qualche timore dopo l’occasione sprecata con la Juve Stabia – i giallorossi sono pur sempre una squadra molto giovane -, la risposta è stata che niente è cambiato. E che fra le big e le altre non viene fatta alcuna differenza.
Tutti sapevano che l’avversario era da prendere con le molle (sul campo l’ha effettivamente dimostrato), quindi era un obbligo replicare con l’approccio giusto fin dal primo minuto. C’era però il rischio che qualcosa, dopo il big match di undici giorni prima, fosse stato intaccato. Invece lo 0-0 di Castellammare non ha prodotto contraccolpi. Le Aquile hanno lanciato l’ennesimo segnale di maturità.
«È importante riuscire a tenere questo passo – ha detto Mattia Maita -, speriamo sempre che la Juve Stabia perda qualcosa per strada. Anche se, purtroppo, ha battuto la Reggina, non possiamo diminuire la concentrazione, perché non c’è soltanto il primo posto: bisogna pensare pure in ottica playoff, ai quali sarebbe bene arrivare nella migliore posizione possibile».
Il playmaker è in crescita costante come il resto della squadra. Anzi, dopo aver unito la qualità alla quantità, aspetto obbligatorio nel ruolo di interno, Maita ha adesso trovato una continuità di prestazioni che non aveva mai mostrato finora. È da un po’ di tempo che è sempre “nella” partita, senza pause.
Punti pesantissimi anche quelli in palio domenica a Bisceglie, su un terreno più volte segnalato in condizioni pessime, e contro un avversario che in casa ha dato filo da torcere a tutti. Del resto, l’ha fatto anche al “Ceravolo”, all’andata, strappando il pari.
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