Per il Catanzaro la sfida contro il Catania ha sempre avuto un fascino particolare. Una rivalità alimentata da 61 confronti diretti in tutte le competizioni, dal ricco passato di entrambi i club, dall’importanza e dalla passione delle due piazze, che con la serie C c’entrano poco e stanno sgomitando, una accanto all’altro, per uscirne.
È un derby del sud e come ogni derby che si rispetti ha un richiamo notevole. La corsa al biglietto fra i tifosi giallorossi è partita giovedì all’apertura delle prevendite. Under 18, over 65 e donne di ogni età stanno sfruttando (potranno farlo fino a domani sera, mentre domenica al botteghino i prezzi saranno quelli abituali) le agevolazioni volute dalla società: il costo è di 1,50 euro in tutti i settori dello stadio.
Fino a venerdì sera sono stati stati staccati 3.500 tagliandi; aggiungiamo i 1.481 abbonati e il totale è già intorno alle 5.000 presenze. Un dato niente male che è destinato a crescere grazie pure ad altri fattori: le condizioni meteo primaverili (pure domani), il valore del match fra due squadre appaiate al terzo posto in classifica, la necessità di caricare il Catanzaro, obbligato a reagire dopo la sconfitta di Bisceglie.
Si viaggia verso il record di presenze stagionali al “Ceravolo” (il massimo è stato di 5.235 con il Potenza alla prima giornata). Dalla Sicilia sono attesi in 100 circa. Oltre alla cornice ambientale, saranno tutti da vivere i duelli tecnici nei 90 minuti: nel 3-4-3 di casa i ballottaggi riguardano la fascia sinistra di centrocampo (Casoli o Favalli) e almeno due terzi di un attacco (Kanoute, Fischnaller e Giannone in lizza) nel quale l’unico sicuro sembra D’Ursi.
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