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Catanzaro, la fiducia di Ciccone: noi ci crediamo, nulla è impossibile

Nicola Ciccone

Nicola Ciccone riposiziona un po’ più in alto l’asticella: «Il successo sulla Sicula Leonzio deve essere una svolta».  L’attaccante del Catanzaro spera che il periodo nero sia davvero, e definitivamente, alle spalle: «Con Bisceglie, Catania e Rieti anche gli episodi non sono girati a nostro favore, domenica è stato il contrario, un episodio ci ha consentito di passare in vantaggio e prendere il largo».

Un po’ di merito nel 3-0 va ascritto pure a lui, che non ha messo la firma sul tabellino dei marcatori, ma ha garantito a Fischnaller il pallone per il sigillo conclusivo.

«Mancano sette gare e sono sette finali», aggiunge Ciccone (il Catanzaro giocherà sei volte, l’altra sarà la vittoria a tavolino col Matera del 20 aprile, ndr), «non è ancora detto niente, niente è precluso o impossibile».  

Nello spogliatoio giallorosso, almeno a parole, continuano a crederci: «Le tre sconfitte di fila ci hanno fatto male, perché non dico vincerle tutte, ma raccogliere fra i quattro e i sei punti avrebbe significato tantissimo visto il grosso calo della Juve Stabia, che si è fatta raggiungere in casa pure dal Rieti. C’è tanto, ma tanto rammarico».

E anche fiducia. Ciccone ricorre a un ricordo personale: «Due stagioni fa, quando ero in prestito alla Cremonese, ho vissuto direttamente la rimonta sull’Alessandria di Fischnaller, col sorpasso completato dopo uno svantaggio di dodici punti. In questo girone magari è diverso, perché oltre a noi e alla Juve Stabia ci sono anche Trapani e Catania: è una bella lotta, ed è ancora tutta aperta».

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