Si riaccendono i riflettori al Parco del Foro Italico per il 'World Taekwondo Grand Prix Roma 2019'. La seconda edizione dell’evento di arti marziali vedrà sfidarsi per tre giorni sui tatami allestiti all’interno dello stadio Pietrangeli 256 atleti provenienti da 60 paesi con l’obiettivo di ottenere punti validi all’accesso ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
La punta di diamante della squadra azzurra, composta da 14 atleti, è Vito Dell’Aquila che domani indosserà il dobok per gareggiare nella categoria di peso -58kg. Il pubblico capitolino domenica potrà però seguire da vicino anche Simone Alessio, fresco vincitore del titolo mondiale nei -74kg a Manchester contro il giordano Abughaush, campione olimpico a Rio. Il 19enne calabrese dovrà competere nei -80kg dato che la sua categoria abituale non rientra nel programma olimpico. Quello di Alessio rappresenta il primo titolo mondiale senior della storia del taekwondo italiano. Per la Federazione italiana taekwondo presieduta da Angelo Cito riuscire a qualificare a Tokyo sia Dell’Aquila sia Alessio sarebbe un sogno, con la speranza di riuscire magari a ripetere poi le gesta di Carlo Molfetta (oro a Londra 2012) o Mauro Sarmiento (argento a Pechino 2008 e bronzo a Londra 2012).
E proprio a quest’ultimo, vista la statura, è paragonato il 19enne di Sellia Marina, provincia di Catanzaro, che dopo l’exploit di Manchester guarda al futuro con fiducia: «È stata una gara importantissima e un’esperienza fantastica, ho acquisito la consapevolezza di poter essere tra i migliori - spiega Alessio -. Ma non posso fermarmi qui e cullarmi sugli allori, ora devo stare con la testa bassa e pensare a lavorare perché dopo Manchester il mio sogno è arrivare a Tokyo».
Conquistarsi un biglietto per il Giappone è il grande obiettivo di Alessio, pronto a diplomarsi al liceo scientifico per poi pensare solo al tatami. «Dopo l’esame di maturità ho intenzione di prendermi un anno sabbatico per puntare tutto sulle Olimpiadi - confessa pensando all’appuntamento del 25 aprile 2020 a Milano quando sarà in palio il pass per i Giochi -. So che è difficile, e se non riuscirò ad andare a Tokyo già so che la mia età mi permetterà di avere un’altra chance coi Giochi di Los Angeles del 2024».
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