Felicità, commozione, liberazione. Il ritorno in Serie A del Crotone dopo due stagioni, oltre che di Stroppa e di tutto il gruppo, è il trionfo anche di Gianni Vrenna. Che vive per la prima volta da presidente questa meravigliosa emozione. Già, perché quattro anni fa il presidente del Crotone era il fratello, Raffaele, che affiancava come amministratore delegato. Stavolta, invece, il numero uno rossoblù si gode un obiettivo fortemente voluto e per il quale, insieme al ds Ursino e al figlio, il dg Raffaele junior, ha costruito una squadra in grado di giocare un calcio spumeggiante ma soprattutto unito nell’intento, in una stagione per certi versi surreale, con gli Squali bloccati proprio sul più bello a causa della pandemia che ha fermato tutto il mondo. Poi la lunga interruzione, ma il patron pitagorico ci ha sempre creduto, ribadendo di tornare a giocare con le dovute precauzioni. E cosi la promozione arriva con due giornate d'anticipo. «È la più bella delle promozioni fin qui centrate – commenta, quasi in lacrime per la gioia, il patron Gianni Vrenna – una promozione programmata, tanto voluta e ottenuta grazie al lavoro di tutti. Di un gruppo straordinario, comprese le persone che lavorano dietro le quinte». Merito del patron anche l’aver creduto fortemente in mister Stroppa. Dopo la prima stagione tribolata, questa è stata un’annata esaltante con il gruppo che è cresciuto in modo esponenziale, giocando in modo propositivo, a tratti spettacolare. L'intervista completa sulle pagine di Gazzetta del Sud in edicola