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Vibonese, undici gare senza vittorie. Adesso Galfano rischia l'esonero

Di solito il silenzio stampa è sinonimo di valutazioni in corso e, il più delle volte, riguardano il futuro dell’allenatore. Sicuramente è sinonimo di crisi d’identità e di risultati e quella della Vibonese ha superato, da settimane, il livello di guardia. Undici gare senza vittorie, l’ultima risale al 2 dicembre dello scorso anno, al blitz compiuto sul campo della Casertana. Da allora i rossoblù hanno messo assieme appena sei punti, frutto di altrettanti pareggi e di cinque sconfitte, quattro di fila compresa quella di ieri rimediata, in rimonta, contro la Paganese.

Il turno di riposo arriva al momento giusto, sia per la squadra, che avrà modo di recuperare le energie fisiche e nervose per cercare di rimettersi in piedi dopo l’ennesima batosta; sia per la dirigenza, che già sta valutando se ci sono o meno le garanzie per confermare Angelo Galfano in panchina. L’allenatore è rimasto in silenzio nel post-gara del “Marcello Torre”, niente analisi a caldo di una partita buttata via in pochi minuti: appena sei quelli trascorsi dal gol di Plescia al rigore di Diop. Soltanto un minuto dopo essersi portata in vantaggio, la Vibonese s’è fatta riprendere da Squillace, complice uno dei due disastri difensivi che hanno condizionato, negativamente, il risultato finale. Per i primi 50’ di gara s’era vista una squadra in palla, volenterosa e pure pericolosa in attacco; poi dopo il pareggio della Paganese, tutte le buone intenzioni sono andate a farsi benedire, con errori grossolani in difesa e una sterilità offensiva che preoccupa parecchio.

L’alibi delle assenze (ieri mancavano Pugliese, Mahrous, Mattei, Vitiello e Rasi) non regge più di tanto. Alla Vibonese serve una scossa, che potrebbe arrivare nelle prossime ore e comunque prima dell’incontro di domenica sul campo della Viterbese, quanto mai importante in ottica salvezza.

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