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Catanzaro, il tris è sempre un tabù. L'Avellino passa al "Ceravolo"

CATANZARO-AVELLINO 0-1
MARCATORE: Bernardotto al 21’ p.t.
CATANZARO (3-4-1-2): Di Gennaro 6; Scognamillo 6, Fazio 6, Gatti 6; Garufo 5,5 (dal 42’ s.t. Molinaro s.v.), Verna 5,5, Corapi 5,5 (dal 9’ s.t. Evacuo 5), Porcino 5 (dal 9’ s.t. Risolo 6); Casoli 5 (dal 38’ s.t. Grillo s.v.); Carlini 5,5, Curiale 5,5 (dal 9’ s.t. Jefferson 5). (Iannì, Branduani, Parlati, Pierno, Riccardi, Baldassin). All. Calabro 5,5
AVELLINO (3-4-1-2): Pane 7; Silvestri 6,5, Miceli 5,5, Illanes 7; Ciancio 7, Carriero 6,5, D’Angelo 7 (dal 30’ s.t. Adamo s.v.), Tito 6,5; De Francesco 7; Fella 6 (dal 21’ s.t. Santaniello 6), Bernardotto 6,5 (dal 21’ s.t. Maniero s.v., dal 40’ s.t. Dossena s.v.). (Forte, Rizzo, Rocchi). All. De Simone 7 (Braglia squalificato)
ARBITRO: Rutella di Enna 5,5
NOTE: Partita a porte chiuse. Espulsi Miceli al 37’ e Carlini al 48’ s.t. Ammoniti Carlini, Scognamillo, D’Angelo, Miceli, Evacuo, Silvestri, Ciancio e Garufo. Angoli 8-1. Rec. 1’; 6’.

CATANZARO. Passa l’Avellino di Piero Braglia e Mimmo De Simone: il “Ceravolo” è casa loro anche quando ci arrivano da avversari. La terza vittoria di fila è sempre un tabù per il Catanzaro, costretto a scendere di quota dalla strategia perfetta della seconda forza del campionato e da un gol di Bernardotto in sospetto fuorigioco a metà del primo tempo. Dopo Palermo e Ternana ai giallorossi non riesce l’allungo: nella bilancia fra qualità, lucidità e generosità stavolta non viene fuori l’equilibrio adatto, mentre gli ospiti colpiscono al momento giusto, con cinismo, e poi chiudono i boccaporti in modo quasi ermetico.

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