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Il Catanzaro acciuffa il Catania di rigore. La "pareggite" resta

Catanzaro - Catania 1-1

Marcatori: 10' pt Russini, 21' pt Carlini (rigore).

Catanzaro: Branduani 6; Scognamillo 6, Fazio 6,5, Martinelli 6; Bearzotti 6, Verna 6 (19' s.t. Welbeck 6), Risolo 6 (8' s.t. Vandeputte 6,5), Porcino 6,5 (35' s.t. Tentardini s.v.); Carlini 6,5; Bombagi 5 (19' s.t. Cianci 5), Vazquez 6,5 (35' s.t. Curiale s.v.). All. Calabro 6.

Catania: Sala 6; Calapai 6, Ercolani 6,5, Monteagudo 6,5, Zanchi 6,5; Greco 6,5 (20' s.t. Rosaia 6), Maldonado 6,5 (37' s.t. Izco s.v.), Provenzano 6,5; Piccolo 6 (20' s.t. Biondi 6), Moro 6 (37' s.t. Sipos s.v.), Russini 7 (28' s.t. Russotto 6). All. Baldini 6,5.

Arbitro: Di Graci di Como 5.

Note: Paganti 1.955, abbonati 778. Ammoniti Scognamillo, Provenzano, Russini, Martinelli, Ercolani, Carlini, Cianci, Tentardini, Biondi e Curiale. Angoli 10-2.

Un altro pareggio, il quarto consecutivo. È una frenata continua, il Catanzaro non riesce proprio a scattare in avanti. Sette punti in cinque partite dopo lo striminzito 1-1 contro un Catania operaio nel posticipo del “Ceravolo”. E meno male che l'arbitro s'è inventato il rigore trasformato da Carlini. Altrimenti sarebbero stati dolori. I giallorossi restano a metà del guado: in classifica, fra la vittoria e la sconfitta, fra una squadra con l'anima e una senza, fra un gruppo consapevole della propria forza - e che quindi sa come e quando tirarla fuori - e uno che pensa che tutto è dovuto solo perché, sulla carta, possiede una cifra tecnica superiore rispetto a tanti.

Invece no, invece in serie C (in tribuna autorità c'era il presidente Ghirelli, prima era passato anche Gravina) se non corri rischi di fare brutte figure: se in campionato non è ancora stato registrato un ko lo si deve a situazioni configurate già dall'anno scorso, come la solidità di una difesa che regge sempre la baracca. Il travaso dei nuovi con i vecchi non sta funzionando. Non solo per lo spirito e il cuore chiesti dall'allenatore alla vigilia. Dalla mediana in su i problemi sono tanti. Calabro dovrà lavorarci parecchio per evitare che il Bari scappi. Ecco, i pugliesi fermati dalla Paganese avevano dato l'opportunità per accorciare il divario. Non se n'è approfittato.

Calabro ha cambiato qualcosa: 3-4-1-2 con Carlini dietro le punte Bombagi e Vazquez, panchina per Vandeputte (dove a sorpresa si è rivisto Cinelli), tribuna per Rolando. La partita è stata subito vivace. Etnei col 4-3-3 e molto alti, a pressare in modo asfissiante uomo su uomo, già vicini al gol in contropiede dopo 80 secondi: Russini è scappato a Bearzotti col Catanzaro sbilanciato su una palla ferma e ha lasciato partire un sinistro alto non di molto. Non di molto è uscito anche il colpo di testa di Martinelli su angolo di Bearzotti (8'). La velocità di Russini, esterno sinistro alto, è stata una spina nel fianco e quando Scognamillo, sempre su ripartenza siciliana, l'ha atterrato al limite dell'area di casa, l'attaccante ospite ha trasformato la punizione con un destro a girare che ha beffato Branduani. Il Catanzaro ha avuto difficoltà a reagire, è sembrato andare nel pallone, ma è stato aiutato dall'arbitro: braccio di Calapai fuori area su cross da sinistra di Porcino, per Di Graci era dentro, Carlini perfetto dal dischetto (21'). Poi ha alzato il baricentro, sfiorando la rete due volte con Vazquez , ma pure ballando sulle transizioni avversarie.

Nella ripresa fuori Risolo, è entrato Vandeputte per un 3-5-2 offensivo con Carlini in regia e il belga a svariare fra mediana e trequarti. Poi è toccato anche a Cianci per un grigio Bombagi: due punte vere con Welbeck (per Verna) a far legna. Sala ha murato Porcino (34'), ma poi non c'è stato nient'altro di concreto. La pareggite resta.

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