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Calcio dilettantistico, Dasà avrà la terza categoria

Presidente sarà Nando Scarmozzino, in passato promotore di varie iniziative simili che hanno riguardato l’intero comprensorio

Dopo oltre un decennio di assenza torna a Dasà il calcio dilettantistico con una squadra di terza categoria. Una notizia molto positiva per il piccolo centro montano e per quelli limitrofi, che in passato trovavano nello sport, e in particolare nel calcio, un rilevante elemento di aggregazione sociale e non solo. L’iniziativa è sorta ad opera di alcuni appassionati della disciplina, soci fondatori i quali, recuperato l’entusiasmo grazie alla ristrutturazione del campo sportivo “Rosario Arena” (realizzata dall’amministrazione guidata da Raffaele Scaturchio grazie a un prestito alla Cdp) autotassandosi hanno costituito la società, che per ora si appoggerà alla locale “Soccer school” e coinvolgerà anche i limitrofi centri di Acquaro e Arena. Il direttivo, eletto per alzata di mano durante un incontro nei giorni scorsi, sarà presieduto da Nando Scarmozzino, in passato promotore di iniziative simili che in passato hanno unito dapprima i tre centri con l’”Ada” e poi coinvolto anche Dinami, con breve esperienza della squadra dell’Alto Mesima. Suo vice sarà Rosario Cosentini, segretario Piero Amato, tesoriere Enzo Cirillo, medico Domenico Scarmozzino, allenatore Pino Carnovale. Il Cda, in cui c’è anche il parroco don Bernardino Comerci, è aperto a nuove adesioni e sarà composto da: Domenico Scarmozzino, Alessandro Corrado, Domenico Figliuzzi, Raffaele Aloe, Domenico Corbo, Michele De Masi, Vincenzo Romanò, Bruno Cosentini, Pasqualina Capomolla, Giovanni Scaturchio. Durante l’incontro il neo presidente Scarmozzino ha illustrato con entusiasmo lo spirito dell’iniziativa, a cui «sono state invitate tante persone che amano lo sport e il calcio. Il compito della società – ha proseguito – è quello di mandare avanti la terza categoria, spaziando più avanti al settore giovanile, con esordienti, giovanissimi e allievi». La stessa passione è stata dimostrata dal medico della squadra, Domenico Scarmozzino, che ha accettato l’invito per le belle emozioni vissute in passato sui campi di tutta la Calabria. «Questo – ha precisato – perché il calcio non è solo un gioco ma è strumento di socializzazione, aggregazione, formazione e promozione di alti valori, come il rispetto di se, degli altri, della società e delle regole. Inoltre - ha proseguito – lo sport è strumento di unità, che dovrebbe spaziare anche in altri settori, non ultimo quello della politica, e in tal senso dovrebbero impegnarsi istituzioni e amministratori, per l’unità e il miglioramento del territorio». Insomma, le premesse perché si concretizzi una bella realtà ci sono tutte. Non resta che attendere che la palla sia al centro e che l’arbitro fischi l’inizio di una nuova partita ormai da anni sospesa.

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