Gettare la spugna non è un'opzione. Il Bari vola, l'Avellino è in ripresa, il Monopoli è sempre lì, il Palermo ha preso il totem Baldini. Ma il campionato non è finito, mancano più di tre mesi e quasi un girone, prima di lanciarsi ai playoff. «Alla B dobbiamo crederci», spiega il direttore sportivo Alfio Pelliccioni mentre guarda la squadra allenarsi finalmente in gruppo: l'ennesimo ciclo di tamponi non ha evidenziato nuove positività al Covid. «Nonostante finora siamo andati non bene - dice -, non bisogna mai mollare, non si sa mai cosa può succedere ed è già capitato altre volte che discorsi apparentemente chiusi si riaprissero. E poi abbiamo tanti obiettivi, far bene in questo torneo, prepararci per il prossimo, la Coppa Italia. La società interverrà seriamente, quindi ripeto: dobbiamo crederci». Per il Catanzaro il mercato di riparazione è l'opportunità di ridisegnare l'organico in base alle esigenze di Vivarini: un attaccante, un esterno destro e un regista sono le priorità insieme alle uscite. «Continueremo con la difesa a tre - aggiunge Pelliccioni -. Quando è arrivato Vivarini c'era l'intenzione di cambiare modulo, ma considerando l'ottima impostazione del pacchetto arretrato si continuerà con il 3-5-2: la Pistoiese ci ha chiesto De Santis, ma non si muove. Del resto, Vivarini a Teramo ha vinto il campionato proprio con il 3-5-2». Senza fare nomi, il ds tratteggia identikit. Sulla punta: «Cerchiamo un attaccante che possa affiancare sia Cianci che Vazquez, da prima o seconda punta». Curiale è in uscita (ha rifiutato la Vibonese), Carlini teoricamente no: «Carlini per noi va bene se vuole rimanere, se invece vuole andar via… sono scelte che deve fare lui. Sicuramente è più di un dodicesimo, è uno dei più intelligenti tatticamente anche se ha la sua età. Con Calabro era un privilegiato visto che giocavano lui e un attaccante, ora non più, però per noi non è un problema». La piazza un grande sogno in avanti ce l'ha da anni, un nome che circola da mesi di bocca in bocca. Salvo sorprese è destinato a non trasformarsi in realtà: «Non è vero che trattiamo Iemmello. All'allenatore piace e si conoscono, c'era un discorso con l'Avellino al quale pare abbia risposto che se dovesse scendere in C lo farebbe solo per il Catanzaro, ma contatti non ce ne sono stati. Chiaramente è un giocatore importante, ma ha pure uno stipendio importante in B. L'allenatore non ci ha mai detto che i nostri attaccanti non gli vanno bene e prendere uno del calibro di Iemmello vorrebbe dire sconfessare l'investimento estivo per Cianci e Vazquez. Per adesso non se ne parla anche se nel mercato mai dire mai». La vera urgenza, in questa fase, è a destra: «Assolutamente, Bearzotti è andato via, Rolando è infortunato. Per questo Bayeye, che al mister piace perché ha gamba, ora come ora rimane nonostante lo volesse la Vibonese. Stiamo seguendo Calapai del Catania e altri due più giovani». In mezzo, invece, il primo obiettivo è Sounas: «Che è un gran giocatore, ce l'avevo a Monopoli, lo conosco benissimo, l'avrei già preso in estate ma voleva giocarsela in B. Ci stiamo provando, però per i giocatori che vengono dalla B è sempre più difficile. Sicuro prenderemo gente che faccia la differenza e vada bene all'allenatore». Dal reparto saluteranno Risolo («Qualche offerta ce l'ha») e Cinelli: «È tranquillo, ha capito che non ha reso e ha chiesto anche lui di cambiare aria, magari in prestito perché è importante che in questi sei mesi giochi e mostri che non abbiamo sbagliato». Oltre a Porcino («A sinistra siamo coperti») partirà anche il prestito Monterisi: «È l'unica variazione in difesa, dove sono in tanti. Interessa a Potenza e Picerno, deciderà il Lecce e a noi va bene così».