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Catanzaro, cercasi sesto acuto di fila. Vivarini: «Juve Stabia è in salute»

Cinque vittorie di fila non rendono automatica la sesta. Il Catanzaro deve sudarsela, guadagnarsela, se possibile anche strapparla con le unghie e con i denti come ha fatto contro la Viterbese e il Monopoli. La Juve Stabia, oggi pomeriggio, chiude il tris di incroci in una settimana. Le Aquile volano, il “Ceravolo” è un aiuto aggiuntivo per una squadra che comunque si aiuta da sola, ma tenere gli occhi aperti è obbligatorio, soprattutto se l’avversario di giornata viaggia in zona playoff, cova il colpaccio in trasferta per rilanciarsi, ha l’esperienza e le qualità per creare problemi.
Vivarini, come sempre, ha invitato alla calma e all’attenzione. Perché «più si va avanti e più le partite diventano dure e complicate contro squadre che si consolidano». La Juve Stabia è fra queste: «Contro il Foggia ha dominato al di là del pareggio, ha un centrocampo forte, di sostanza, personalità e corsa, attaccanti di livello e una difesa abbastanza solida. È una formazione in salute, quindi per noi è un altro test importante da approcciare con la massima cura dei dettagli». Studiati a tavolino nei tre giorni precedenti: «In poco tempo si fa più fatica a prepararla come vorremmo, cioè analizzando sia le cose che dobbiamo fare noi che quelle che fanno loro. Però ormai siamo pronti anche a queste difficoltà e cerchiamo di essere diversi di gara in gara, imprevedibili pure in funzione dell’avversario, provando giocate sempre differenti».
La formazione titolare schierata al solito con il 3-5-2 è la stessa di Monopoli se si esclude la coppia d’attacco titolare. In Puglia sono partiti dall’inizio Cianci e Curcio («mi serviva freschezza, hanno creato varie situazioni interessanti, l’alternanza è importante»), oggi tocca di nuovo a Iemmello e Biasci.
In generale, Vivarini sa che la squadra sta seguendo un percorso di crescita significativo: «I nostri gol vengono fuori dai principi di gioco e dal lavoro di squadra uniti alle grandi qualità dei giocatori che si mettono a disposizione del progetto tattico». Emblematico, in questo senso, il fendente da tre punti di Vandeputte a Monopoli: un guizzo individuale come perfetta chiusura di un’azione collettiva.
Tecnica e tattica a parte, per il coach è fondamentale la componente “nervosa”: «I nostri risultati sono il frutto anche della personalità e del carattere che il gruppo possiede già dall’anno scorso». I modi in cui sono state vinte le ultime due sfide, in rimonta prima e di misura poi, sono indicativi. Il Catanzaro ha tutto per continuare a correre in vetta anche se Vivarini non ha intenzione di guardare la classifica («quello si farà soltanto alla fine del campionato»), sia perché dopo nove giornate manca una vita, sia perché «dobbiamo avere il massimo rispetto per le squadre, attrezzate come noi, che stanno anche facendo risultati». Di conseguenza: «Dobbiamo soltanto pensare a noi stessi». Ancora fermo Situm («speravo di averlo a disposizione, lo aspetto con tranquillità»), ma è recuperato Bombagi.

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