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Il Catanzaro guarda al passato. Con Rastelli ha conti in sospeso

Il tecnico degli irpini ha piegato le Aquile in due sfide al vertice. Ma Vivarini lo ha battuto nell’unica volta che lo ha incrociato

Avellino-Catanzaro è sempre un bell’amarcord stile anni Ottanta. Per la storia dei club, l’orgoglio e l’appartenenza delle tifoserie, le partite mai banali, come quella vinta in trasferta, due anni fa, dalle Aquile. E poi per la forza delle due squadre e la competenza dei loro tecnici.
Il Catanzaro è collaudato da undici mesi di gestione Vivarini, magistrale ed efficiente come dimostrano i risultati a cavallo fra questa e la stagione scorsa. È caccia aperta al settimo successo consecutivo e al decimo su undici uscite di campionato.
Gli irpini, invece, hanno appena trovato il nuovo comandante e sperano di poter raddrizzare la rotta dopo un naufragio durato nove turni. Domenica al “Partenio-Lombardi” (ore 17:30) Massimo Rastelli proverà a continuare il rilancio dei suoi aggiungendo un altro successo al 3-2 d’esordio a Francavilla. Al di là di tutti i duelli in campo, saranno interessanti la sfida nella sfida fra i due coach in un incrocio spesso significativo sia per il Catanzaro che per lo stesso Rastelli.
Vivarini lo ha affrontato una volta sola più di tre anni e mezzo fa in Serie B. L’attuale timoniere delle Aquile allenava l’Ascoli, quello dell’Avellino guidava la (teorica) corazzata della Cremonese: i marchigiani si imposero 1-0, era il 23 febbraio 2019 e giocavano in trasferta. Precedente di buon auspicio e nulla più, visto che domenica sarà durissima.
Rastelli è stato attaccante giallorosso quasi all’inizio della sua carriera: ventiquattro presenze e un gol nella stagione 1988-89. Ma è contro il Catanzaro, da allenatore, che ha alcuni fra i ricordi più dolci. Il bilancio del napoletano è di due sconfitte e quattro vittorie, con una doppietta che ha impresso svolte positive al suo cammino. La prima perla è l’1-0 con la Juve Stabia a Castellammare il 21 febbraio 2010, scontro diretto decisivo nel testa a testa in Seconda divisione con i giallorossi di Auteri (e che avevano vinto 3-2 all’andata): a fine torneo campani promossi da primi, calabresi ai playoff da secondi e sconfitti in finale. L’altra l’ha scovata al “Ceravolo”, il 5 maggio 2013, quando già guidava l’Avellino, corsaro per 1-0 e promosso matematicamente in Serie B con quel blitz.
Le parti, stavolta, saranno invertite: il Catanzaro vuole la promozione diretta, gli irpini cercano punti per risollevarsi e, magari, puntare a un buon piazzamento playoff dopo il mercato di riparazione. Rastelli cerca un rilancio personale dopo qualche esperienza non proprio positiva fra Cagliari, Spal e Pordenone. Vivarini vuole conferme nella tana di un avversario forte per alzare il livello delle prestazioni e lanciarsi al meglio verso il derby della settimana successiva.

Notiziario

La squadra ha ripreso gli allenamenti ieri nel centro sportivo di Simeri mare, dove lavorerà per tutta la settimana anche per adattarsi alla superficie sintetica del terreno di gioco di Avellino. Sotto osservazione le condizioni di Ghion, che ha avvertito qualche problemino muscolare nella gara contro la Juve Stabia: non dovrebbe essere nulla di preoccupante.

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