Continua a collezionare riconoscimenti, il lametino Guido Macrì. Eccellenza nelle freccette, il 16enne ha confermato il suo grande talento anche in Italia, dopo il bronzo estivo conquistato ai Campionati europei di Budapest.
Si è disputata negli scorsi giorni a Pieve di Cento, in provincia di Bologna, la tappa internazionale dell’Italian Open Youth e dell’Italian Grand Masters, dalla quale è tornato con un importante titolo: campione italiano dell’Italian Open Youth. «Meglio di così, non si poteva!», ha commentato il giovane sportivo subito dopo la vittoria. Una sfida dura, quella che lo ha visto protagonista alle ultime battute contro Mirco Vasic, dopo aver conquistato i precedenti altri step contro dei competitor davvero determinati e già rodati: «Conoscevo già i miei sfidanti – ha raccontato Macrì alla Gazzetta del Sud – sapevo quanto fossero forti e quindi è stato importante mantenere alta la concentrazione per fare ancora meglio». E così è stato per il lametino, che nell’occasione ha incontrato suoi vecchi compagni d’avventura conosciuti proprio a Budapest. Oltre alle tappe ambiziose, Guido non si tira indietro di fronte alle piccole sfide: esempio ne è l’impegno che lo ha visto protagonista ieri sera a San Pietro a Maida, prima della partenza prevista per i prossimi mesi per la Toscana in occasione di un’altra importante selezione under 18.
«Questo titolo lo dedico a tutte quelle persone che non credevano in me e che deridevano questa mia passione, sminuendola in tutti i modi – ha detto Macrì – ma soprattutto lo dedico ai miei genitori, che con sacrificio mi accompagnano in ogni tappa, a Francesco Mazza che mi ha fatto iniziare a praticare questo sport, a Stefano Zanone che è l’allenatore nazionale che mi ha accompagnato anche in Ungheria e ai miei tre nonni che non ci sono più, ma so che tifano per me!».
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