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Nel Catanzaro degli artisti del gol. Ecco le tele di Ghion e Scognamillo

Con due capolavori hanno aperto e chiuso la sfida con il Giugliano

Hanno fatto a gara a chi segnava il gol più bello. Il più importante, perché ha sbloccato l’incontro con il Giugliano, sicuramente quello di Ghion. Ma per difficoltà del gesto tecnico e applausi strappati al pubblico, quello di Scognamillo non è stato da meno.
Anzi, per certi versi è più inaspettato il “tiraggiro” del difensore: i colpi di testa sono il suo forte, non il destro morbido alla “Del Piero di Pianura”, come si è definito scherzando lo stesso ventottenne, a fine gara, richiamando le sue origini napoletane. Voto altissimo per lui così come per Ghion, autore dello slalom, agile e feroce al tempo stesso, che gli ha permesso di saltare avversari come fossero paletti fino a concludere sul palo più lontano con un destro preciso e potente. Insieme, Scognamillo e Ghion, hanno arricchito i record che il Catanzaro sta aggiornando in serie, partita dopo partita. Tredicesimo e quattordicesimo marcatore di una squadra cannibale da 45 reti realizzate e appena sei subite.
Centrale. «Non prendiamo gol da cinque giornate? Sì, ma è davanti che siamo più forti ed è sempre meglio fare una rete in più», ha detto Scognamillo, sorridendo, quando ha ricordato che il capitano l’ha omaggiato in campo («Martinelli mi ha pulito la scarpetta»). Il terzo 3-0 di fila è stato l’ennesimo, ampio successo delle Aquile, che ormai non stupiscono più per i tanti modi con cui riescono a superare le difficoltà: «Sicuramente è stata una partita dura, anche il campo pesante non ci consentiva le nostre solite manovre, ma siamo stati bravi a sbloccarla alla fine primo tempo contro un Giugliano che è una grande squadra e ci ha messo in difficoltà», ha aggiunto Scognamillo, già proiettato alla sfida con la Virtus Francavilla di domenica, di nuovo al “Ceravolo” (ore 14.30), e per niente appassionato – almeno a parole – dai risultati delle concorrenti: «Io dico di pensare a noi stessi, non guardo indietro, non mi interessano il Crotone o il Pescara, noi guardiamo solo al Catanzaro».
Regista. Ghion la rete l’ha aspettata, voluta, cercata e se l’è costruita: «Sono molto contento per il gol, è arrivato in un momento complicato di una gara che non riuscivamo a sbloccare. E poi lo attendevo da un po’». Il play, classe 2000 in prestito dal Sassuolo (che non si è nemmeno sognato di inserire un’opzione per il riscatto a favore del Catanzaro), ha segnato ed è corso verso la panchina ad abbracciare Vivarini: «Il mister mi sta dando tanta fiducia, ho stima per lui e penso che la cosa sia reciproca, volevo ringraziarlo». Il tecnico, in effetti, lo ha inserito non appena arrivato, a fine agosto, rendendolo subito fondamentale per la manovra: «Mi ha aiutato, mi ha caricato di responsabilità che è una cosa che mi piace, mi ha detto che devo prendere in mano la squadra e io, quando sento questa fiducia, riesco a dare il meglio di me stesso: è quello che mi è mancato un po’ l’anno scorso». A Perugia, in B, ha giocato poco. Ora al piano superiore può tornarci con il Catanzaro: «Il Crotone ha pareggiato, io ho segnato, siamo felici».

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