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Il Crotone all’assalto della solida Gelbison, Lerda: “Occhio, non c'è da fidarsi”

Allo “Scida” con il pubblico

Il Crotone torna a giocare allo “Scida” davanti al proprio pubblico contro la Gelbison, squadra compatta che fa della difesa la sua arma migliore. «Torniamo a giocare davanti ai nostri tifosi – dichiara il tecnico Franco Lerda – e per noi è un aspetto molto importante. Loro ci stanno dando una grossissima mano e noi ne siamo consapevoli. Detto questo, incontriamo una squadra che è una neopromossa e che subisce molto poco. Da quando è subentrato il nuovo allenatore hanno subito solo 7 reti in 13 partite e in 9 di queste hanno mantenuto la porta inviolata. Si tratta di una squadra che si difende con tanti uomini e lo fa bene. Sarà una partita molto complessa, ma noi l’abbiamo preparata nel miglior modo possibile, sappiamo cosa ci aspetta. Dobbiamo cercare di dare continuità ai nostri risultati perché alla fine è quello che conta».

Rispetto alla gara col Cerignola recupera qualche pedina?

«Tornano – sottolinea – Gomez, Giron, Vitale, Giannotti chiaramente con condizioni non omogenee, perché hanno avuto problematiche diverse. L’importante è che sono rientrati in gruppo, per cui contro la Gelbison saranno a disposizione».

Nell’ultimo turno abbiamo assistito a qualche variazione tattica: ci sarà un seguito?

«Abbiamo cambiato qualcosa nell’ultima partita perché avevamo qualche acciacco di troppo, per cui pensavamo fosse la soluzione migliore. È vero che anche la Gelbison gioca con il 3-5-2 come il Cerignola ma questo non influisce sul nostro modo di giocare. Abbiamo un’identità precisa, abbiamo recuperato tutti, per cui proseguiremo per la nostra strada pur essendo molto elastici. È chiaro che, laddove necessario, sono pronto a cambiare».

A due gare dal giro di boa, si può già tracciare un primo bilancio?

«Stiamo facendo quello che dovevamo fare. I gol segnati dal Catanzaro? Viaggiano a suon di record a livello europeo. Negli ultimi anni la nostra storia ha detto che abbiamo calcato altri campi, oggi la realtà dice che siamo nella terza serie, per cui dobbiamo capire chi siamo. E i ragazzi lo hanno capito molto bene. Si sono calati nella realtà e lo stanno facendo alla grande. Ora dobbiamo solo continuare su questa strada».

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