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Catanzaro, la carica dei “101”, numeri da rullo compressore

Impressionante la quantità di punti conquistati in tutte le manifestazioni del 2022. Un anno storico per i giallorossi: solo in campionato sono 90 (28 successi su 37, 6 pareggi e 3 ko), 98 le reti segnate e 32 subite

Un anno storico per il calcio giallorosso. Il 2022 del Catanzaro è stato indimenticabile. Dal 19 gennaio al 23 dicembre, quarantasei partite fra campionato, playoff e le due Coppe Italia, un paio di delusioni cocenti, ma anche la capacità di reagire – sempre – e ripartire più forti di prima. Il primato in classifica ottenuto a suon di record, l’imbattibilità nel torneo condotto con un fermo più sei sul Crotone (e la vittoria nello scontro diretto), i gol segnati a raffica e una difesa praticamente ermetica. Tutto quanto Vivarini e i suoi calciatori hanno ottenuto da settembre fino a oggi è il frutto di un lavoro avviato fin dallo scorso gennaio. In termini di punti, i giallorossi hanno suonato la carica dei centouno. In una ipotetica graduatoria comprensiva di tutte le competizioni disputate nell’anno solare la media sarebbe superiore ai due punti per gara grazie a trentuno successi, otto pareggi e sette sconfitte.
Aggiunta preziosa: il ragguardevole bottino di novantotto gol realizzati (e soli trentadue subiti), anche questo oltre due a incontro. E pensare che la prima partita del 2022 era stata un ko senza reti all’attivo: 1-0 in casa contro il Padova, semifinale di ritorno della Coppa di categoria. Da quel momento il Catanzaro avrebbe lasciato per strada appena tre gare in campionato (quella col Bari la sconfitta più bruciante perché ha di fatto chiuso una bella, ma illusoria rimonta), superato per la prima volta un turno dei playoff per la B (eliminando il Monopoli) anche se poi si sarebbe leccato le ferite, covando la rivincita, a causa della contestatissima eliminazione dagli spareggi promozione per mano sempre del Padova (e di un Var da rivedere).
Limitandosi alle sole gare di campionato il bilancio è ancora migliore: ventotto successi su trentasette, sei pareggi e tre ko, l’ultimo dei quali è vecchio di inizio aprile (con il Monterosi al “Ceravolo”) con ottantasette gol fatti a fronte dei soli ventuno incassati.
I punti fatti? Novanta. I successi più belli e significativi: il 2-0 all’Avellino di Braglia a febbraio, il 6-2 inferto al Foggia di Zeman allo “Zaccheria” nella notte della tentata aggressione a Iemmello, il 2-1 in rimonta a Monopoli, nell’andata dei quarti di finale dei playoff, il 2-0 rifilato al Crotone nello scontro diretto del 6 novembre e il 3-0 con cui è stato regolato il Pescara, nell’altro scontro diretto del torneo. L’incontro con più reti segnate? Il 6-1 al Potenza del 18 dicembre. Quello vinto col massimo scarto? Lo stesso 6-1 al Potenza e il 5-0 al Latina a metà a settembre. Il re del gol di questo anno solare è stato Pietro Iemmello: ventuno centri in trentasette partite giocate fra i dodici messi a segno in questo torneo, i sei di quello precedente, i due dei playoff e uno in Coppa Italia Serie C. Il “gemello” Biasci ne ha fatto uno in meno (venti), ma in più incontri (quarantuno). Il re degli assist è stato chiaramente Vandeputte, autore di ventiquattro passaggi vincenti, ai quindici di questa stagione (quattordici in campionato) il belga aggiunge i nove messi a referto da gennaio a maggio.

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