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Il “re” Iemmello va a caccia del bis. Primo gol col Catanzaro a Messina

Era lo scorso 16 marzo, l’esordio da titolare impreziosito dalla rete numero uno delle 24 segnate finora in giallorosso

La finta per staccarsi dal marcatore, il colpo di testa per finalizzare il cross di un compagno: Messina, il luogo della sua prima volta, quello in cui Pietro Iemmello ha lasciato il suo primo biglietto da visita.

È in Sicilia che è iniziata pienamente la sua storia con la maglia del Catanzaro: esordio da titolare impreziosito dal gol, il primo dei 24 segnati finora con la squadra del cuore. Era il 16 marzo dell’anno scorso, un turno infrasettimanale in cui i giallorossi dovevano rialzarsi dopo le due sconfitte di fila (a Monopoli e con il Bari) costate la rincorsa al primo posto. Nel giro di un quarto d’ora erano già sotto di uno, Iemmello e soci, colpiti quasi a freddo. Per questo motivo il graffio del centravanti sull’assist di Vandeputte (e chi se non il belga), al minuto 36, si rivelò importantissimo: una scossa di adrenalina per lui e i compagni, che poi riuscirono a vincere in extremis 3-2 ricominciando a correre per il secondo posto. Una rete da manuale, quella del bomber: lo smarcamento che fece secco Carillo, anticipato di netto dal centro dell’area verso il primo palo, l’incornata vincente, la dimostrazione che il fiuto del gol non si perde neanche se in un anno si gioca poco o niente, come era capitato al 30enne nella prima parte di una stagione passata da separato in casa (e fuori lista) al Frosinone.

Quasi un anno dopo, a guardare certi suoi colpi, ci si chiede cosa faccia in Serie C un attaccante della sua tecnica e della sua intelligenza tattica. Non è un caso che, senza neanche strafare, Iemmello guidi la classifica dei marcatori del girone con 15 centri. Ma i numeri non rendono bene l’idea di quanto sia importante nella manovra, perché i suoi movimenti a risalire il campo, lontano dalle porte avversarie, per giocare il pallone e aprire spazi alle spalle, attraggono avversari e liberano il campo agli inserimenti – letali – di chi gli gira intorno. Iemmello in questo campionato incarna perfettamente cosa significhi essere un attaccante moderno, bravissimo sia a finalizzare in profondità che a giocare per la squadra. I numeri, comunque, contano sempre per un attaccante.

Finora è stato puntuale al “Ceravolo”, dove ha segnato 13 volte in 12 partite con un catalogo completo: di rapina (Crotone), di potenza (Latina), su rigore (Juve Stabia), di testa (Picerno), di destro e anche di sinistro (Gelbison), ma pure di fino come hanno capito i difensori e il portiere del Cerignola superati con uno scavetto e un pallonetto domenica scorsa. Iemmello è stato apparentemente meno decisivo in trasferta, dove ha vestito molto più spesso i panni del regista (l’azione del gol di Biasci a Latina è partita proprio dai suoi piedi), che quelli del finalizzatore: i due sigilli segnati in rapida successione fra Torre del Greco e Andria, fra il 2 e il 9 ottobre, sono ormai di un girone fa. Lì dove tutto è iniziato è un buon posto per ricominciare a segnare lontano da casa. Per un giocatore che è anche un tifoso, il richiamo di un derby come quello di Messina potrebbe essere irresistibile.

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